La prima regola: il cast sul film, “essere giovani nel 2022 è estremamente difficile”
Andrea Fuorto, Marius Bizau e Ileana D'Ambra ci raccontano La prima regola, il film drammatico di Massimiliano D'Epiro, dal primo dicembre al cinema
Il primo dicembre 2022 è in uscita nelle sale cinematografiche il film drammatico La prima regola, diretto da Massimiliano D’Epiro e tratto dalla pièce teatrale La classe di Vincenzo Manna.
Presentato in anteprima sabato 19 novembre al Festival del Cinema Europeo di Lecce, La prima regola ci racconta le vicende di un gruppo classe interpretato da un cast di giovani talenti – Andrea Fuorto, Haroun Fall, Luca Chikovani, Ileana D’Ambra, Cecilia Montaruli e Antonia Fotaras – a cui si aggiungono Marius Bizau, che interpreta il loro professore, Fabrizio Ferracane, il preside, e Darko Perich, nel ruolo del collaboratore scolastico.
Il cast racconta La prima regola
Gabriele (Marius Bizau), un professore di storia bosniaco che aspetta la cattedra da sette anni, è chiamato a tenere un corso di recupero in una scuola di periferia situata di fronte a un campo profughi da tutti chiamato “lo zoo”. Qui si ritrova a interfacciarsi con sei studenti che, sin da subito, gli vengono descritti come svogliati e problematici: Talib (Haron Faull), Vasile (Luca Chikovani), Maisa (Ileana D’Ambra), Petra (Cecilia Montaruli), Arianna (Antonia Fotaras) e Nicolas (Andrea Fuorto). Tutti italiani di seconda generazione, ad eccezione di Nicolas. L’incontro con la classe è tutt’altro che idilliaco: Gabriele si trova di fronte dei ragazzi arrabbiati con il mondo, che sembrano completamente disinteressati a quello che ha da dirgli. Col tempo, però, riuscirà a conquistare la fiducia di tutti loro, ad eccezione di Nicolas.
Nicolas cova, infatti, dentro di sé una profonda insofferenza verso tutto ciò che lo circonda e, in particolare, verso “lo zoo”, sfruttando ogni occasione possibile per ribadire le sue idee in maniera estrema. La matrice di quest’odio si trova, però, in un dolore più grande che si percepisce per tutto il film. Abbiamo chiesto all’interprete, Andrea Fuorto, di dirci qualcosa in più su un personaggio complesso come Nicolas:
“Per rappresentare il cattivo in modo efficace devi trovare il suo grande dolore, la sua crepa. Insieme a Max abbiamo ragionato sul perché Nicolas reagisca così nei confronti di tutto quello che percepisce come diverso e che sente come un’ingiustizia. Lui sente il luogo in cui vive “stretto” perché per lui è ingiusto vivere di fronte a un campo profughi che non è gestito bene e che condiziona la vita del quartiere da tanti anni. Abbiamo lavorato sul fatto che si porta dietro questo coltellino per proteggersi. Questo suo modo di essere sempre così aggressivo contro tutti è una difesa. Abbiamo cercato di lavorare sul suo cuore, sulla difesa dei suoi valori, della sua terra, della sua scuola, con ideali che sono indubbiamente sbagliati ma che per lui rappresentano l’unico mezzo di cui dispone e l’unica cosa a cui aggrapparsi per proteggere la sua identità.“
La prima regola è un film che parla dei giovani e ai giovani in maniera dura, raccontando una situazione estrema e mettendo in scena tanti mali sociali, come la xenofobia, la violenza sessuale, il revenge porn, il tentato suicidio.
Marius Bizau, interprete di Gabriele, in merito agli episodi di razzismo rappresentati nel film, ci ha detto: “Io sono rumeno. Ricordo che quando sono arrivato in Italia, all’età di quindici anni i gesti erano effettivamente così estremi. Ricordo episodi di razzismo pesanti sia da parte degli italiani verso di me, sia da parte mia verso gli italiani. Abbiamo raccontato la realtà in maniera così cruda perché, per esperienza personale, purtroppo questo è effettivamente quello che succede in molte realtà scolastiche”
Ecco cosa ci ha raccontato, invece, Ileana D’Ambra, che nel film interpreta Maisa, una ragazza vittima di revenge porn: “Io ho scelto di fare questo film proprio perché è uno dei pochi film che si rivolge ai giovani in maniera così diretta. È sempre complesso riuscire a parlare con i ragazzi: più andiamo avanti negli anni e meno proteggiamo l’infanzia e, così facendo, i ragazzi a sedici anni si sentono e vivono già come adulti fatti e finiti. Invece è importante relazionarsi con i ragazzi e trattarli come tali, proprio come fa il preside quando, nel film, accarezza Nicolas. È importante riuscire a comprendere i ragazzi e quello che vivono, soprattutto in un momento storico come questo, visto che essere giovani nel 2022 è estremamente difficile”.
Per chiunque volesse avventurarsi in questa scuola di periferia, che altro non è che “simbolo di una periferia dell’anima” – come l’ha definita il regista – ricordiamo che La prima regola sarà disponibile nelle sale dal primo dicembre 2022.