L’amore, in teoria: intervista al cast del film [VIDEO]

La nostra intervista video agli attori Nicolas Maupas, Martina Gatti e Caterina De Angelis del film L'amore, in teoria, di Luca Lucini.

Luca Lucini, regista di Io e mio fratello, Come diventare grandi nonostante i genitori, Oggi sposi e molti altri prodotti per il grande schermo, ha esordito al cinema nel 2004 – dopo due esperienze in televisione e tre cortometraggi – con Tre metri sopra il cielo, che divenne un cult e che, a distanza di 20 anni, trova, con L’amore, in teoria, la sua continuazione. Non si tratta di un vero e proprio sequel, più di una seconda parte che, in un’epoca fortemente diversa dai primi anni 2000, si interroga su come è cambiato e come viene vissuto oggi l’amore. L’amore, in teoria, prodotto da Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Netflix, riesce nel doppio intento di raccontare la generazione Z, e di come, nel 2025, alle porte dell’età adulta l’amore sia legato alle paure e alle incertezze proprie di un mondo che trova difficoltà nel vedere prospettive stabili sul futuro. Da più punti di vista, non solo in ambito sentimentale. Da un soggetto di Gennaro Nunziante, con un’ottima scrittura delle autrici Amina Grenci e Teresa Fraioli, anche il cast di L’amore, in teoria, contribuisce senza dubbio alla riuscita del film.

Nicolas Maupas, Martina Gatti e Caterina De Angelis sono i giovani protagonisti, affiancati da Francesco Colella e Francesco Salvi e dal gruppo di amici del personaggio protagonista Leone, interpretato da Maupas: Gianluca Di Gennaro, Irma Ticozzelli e Domenico Pinelli. L’amore, in teoria vede appunto al centro della storia Leone, ragazzo modello, fidanzato e amico perfetto che si sta per laureare in filosofia. Da sempre innamorato di Carola, si finge da tempo il suo fidanzato per tranquillizzare i genitori che non le permetterebbero mai di vedere Manuel, figura poco raccomandabile che Carola però adora e, che, come dice sempre a Leone, è l’unico che riesce a farla sentire viva e libera. Un giorno però Manuel mette nei guai Carola e soprattutto Leone, che si ritrova prima arrestato e poi costretto ai servizi sociali. È in questo contesto che conosce Flor, attivista ambientale, ragazza libera, schietta e decisa a cambiare il mondo e incontra sempre più spesso Meda, un senzatetto che lo aiuterà a capire ciò che conta davvero nella vita. L’incontro con Flor fa sentire Leone come mai si era sentito prima, almeno fin quando Carola, dopo aver lasciato Manuel, torna pronta ad aver capito che è Leone la persona che vorrebbe, o forse crede di volere, al proprio fianco.

L’amore, in teoria: intervista video agli attori Nicolas Maupas, Martina Gatti e Caterina De Angelis

https://youtu.be/K3lzCYsg89U

 

È l’ideale di perfezione che si cerca di raggiungere, questa differenza e frattura insanabile tra ciò che è considerato giusto e cosa invece è vero, ad essere uno dei punti cardine del film L’amore, in teoria. Come si evince appunto dal titolo, è forse normale, ancor di più oggi, avere delle teorie, degli standard, dei canoni e delle regole da rispettare per vivere l’amore. Ma è quando poi lo si vive che ci si rende conto di quanto la realtà sia fuori da ogni schema e che l’unica perfezione da ricercare è quello di essere liberi di scegliere, affrontando paure e spesso anche preconcetti. I tre protagonisti, diversi tra loro, rappresentano ognuno delle tematiche legate non solo all’amore, ma alle tribolazioni, difficoltà e obiettivi che contraddistinguono la gen Z. “Carola si nasconde, per insicurezza, dietro una superficialità, un’apparenza“, ha dichiarato Caterina De Angelis sul suo personaggio. “Dato che è in un momento della vita in cui sta capendo chi è, va avanti a scapito degli altri, senza accorgersi che ferisce Leone“, ha continuato l’attrice. “Leone è un ragazzo che ha molte paure, però al tempo stesso questa distanza che tiene da Carola è per lui anche una distanza di sicurezza“, ha affermato Nicolas Maupas. “È come se vivesse un po’ in una bolla in cui non ci sono rischi e pericoli e per il momento gli va bene così, finché, crescendo, questa stessa bolla inizia a stargli stretta“. Martina Gatti ha definito Flor come “una ragazza del suo tempo, che mette i problemi sociali, culturali e ambientali prima di lei“. “Nel film compierà un viaggio alla scoperta di ciò che realmente vuole per se stessa, mettendosi per una volta davanti al sociale“, ha poi aggiunto e concluso Martina Gatti.