L’eroe: intervista al cast del film con Salvatore Esposito [VIDEO]
Abbiamo intervistato Salvatore Esposito, Cristina Donadio e il resto del cast del film L'eroe, diretto da Cristiano Anania. Al cinema dal 21 marzo
Scritto e diretto da Cristiano Anania, L’eroe mette in scena la storia di Giorgio (Salvatore Esposito), scrittore e giornalista di ben poco successo, mandato in trasferta “punitiva” dal suo Direttore presso un piccolo paese di provincia, per aver parlato male di un Ministro del Governo. Tuttavia a rilanciarne le possibilità di carriera, arriva il dramma della sparizione del nipotino di Giulia Guidi (Cristina Donadio), famosa imprenditrice della zona. Le indagini però sono a un punto morto.
Il piccolo mondo di Giorgio, impegnato nelle indagini, comprende l’irriverente collega Michele (Fabio Ferrari), la bella e idealista Marta (Marta Gastini), e Francesco (Vincenzo Nemolato), ragazzo un po’ “particolare” e di cui si Marta si prende cura. Starà al giornalista capire chi e cosa si nasconde dietro il rapimento, in un film che, nelle intenzioni del regista, mira a dare uno spaccato dell’inquinato mondo dell’informazione odierno.
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Cristiano Anania è stato chiaro sulla natura di quest’opera, L’Eroe, che oltre a ricollegarsi in modo chiaro a L’Ultima Minaccia di Richard Brooks, prende spunto dall’ormai inquinato clima dei mass media, da un giornalismo anche sempre meno legato alla verità e sempre più a caccia di scoop in un paese lacerato.
Anania si è preso la responsabilità di vedere il film come una metafora di un cambiamento culturale, umano, che però a suo modo di vedere non ha significato evoluzione nel nostro paese, ma una regressione enorme. In un paese così esagerato, volgare e pieno di bugie e cattiveria, Salvatore Esposito ha invece rivendicato una dimensione più quotidiana del bene, da riscoprire, espressa da un film che a suo dire “mostra quanto può essere sottile la linea tra essere un eroe ed essere un anti-eroe”.
“Oggi è tutto molto piccolo” ha dichiarato Cristina Donadio ” e L’eroe mostra come forse, in questo paese, bisogna diventare più degli anti-eroi. Nel film tutto è molto più ambiguo, ma guardando la realtà penso sia quella la vera strada”.
“Noi siamo molto menefreghisti” ha poi voluto precisare Fabio Ferrari “poi però se ci succede qualcosa ci facciamo in quattro… ne L’eroe viene mostrata quell’Italia immobile, dove non succede mai nulla, ferma nel tempo da decenni. Serve qualcosa di potente per risvegliarla…”.
L’eroe è al cinema dal 21 marzo, distribuito da Mescalito Film.