Intervista a Lisa Romano: direttrice dell’Ortigia Film Festival
Per Lisa Romano organizzare un festival è come fare un cortometraggio all’ennesima potenza. Non basta preparare il set, è tutto live quindi c’è sempre una costante d’imprevedibilità. L’energica e creativa ideatrice dell’Ortigia Film Festival inaugura con questa massima la nostra chiacchierata telefonica, provvedendo così da sola a spalancare lo spiraglio della nostra curiosità circa il suo rapporto con la settima arte.
A proposito di regia, tu hai conseguito studi letterari per poi buttarti a capofitto nell’ambito cinematografico e poi hai esordito qualche anno fa col film Se chiudi gli occhi. Perché non ci racconti della Lisa regista?
Oh Dio è da una vita che nessuno me lo chiede più! – risponde con una risata mista di orgoglio e sorpresa – Ma oltre al film Se chiudi gli occhi devi sapere che ho anche diretto La casa delle nuvole rosse. Si tratta di uno spettacolo teatrale senza quarta parete, non si avvicina però allo stile pirandelliano, è più un’opera che sta in bilico tra post-moderno e terzo teatro. Si è tenuto all’ex convento di Noto e tra l’altro ho presentato la sceneggiatura al Fondo Imaie e ho vinto, quindi quanto prima uscirà Olga, che però è un’estrapolazione dell’opera intera. Punto a portare La casa delle nuvole rosse per intero sul grande schermo!
Cosa ci dici invece dell’Ortigia Film Festival?
Dunque, anche in questa settima edizione Ortigia sposa il cinema, ma d’altro canto è un connubio che esiste da sempre e non potrebbe essere altrimenti. Chi viene per il Festival può non solo fare una full immersion della settima arte ma anche godersi le bellezze artistiche, il mare, il cibo… E poi quest’anno ci saranno due omaggi a dei registi molto importanti: Calligari e Monicelli.
Il primo, anche se spesso viene dimenticato, resta uno dei più grandi registi e questa sarà l’occasione per conoscerlo meglio e per visionare il backstage del suo ultimo film Non essere cattivo, prodotto da Valerio Mastandrea e sarà proiettato L’odore della notte alla presenza del produttore Maurizio Tedesco e dell’attore Marco Giallini. Per quanto riguarda Monicelli, il 2015 segna il centenario della sua scomparsa e tra le altre iniziative si svolgerà, presso il Teatro Comunale (che riapre dopo 40 anni) la mostra 100 anni di cinema di Mario Monicelli: le foto di Mario dall’archivio di Rap, voluta dalla moglie Chiara Rapaccini (in arte Rap).
Quanto è stato difficile organizzare il festival?
Abbastanza! Dopotutto siamo nel sud del sud del mondo, ma siamo anche – e dico ‘siamo’ perché non è solo merito mio ma di tutto il team di Sa.li.rò.- grandi appassionati e riusciamo a fare piccoli miracoli pur avendo a disposizione il minimo sindacale.
Purtroppo i problemi di budget hanno intaccato anche noi, però abbiamo avuto l’aiuto delle aziende locali e un ottimo riscontro dai turisti e dai cittadini. Oltre ad essere stato inserito nell’ambito delle iniziative promosse dalla Film Commissione Sicilia e dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia APQ, l’Ortigia Film Festival gode anche del patrocinio del Comune di Siracusa, dell’Unesco e di Expo 2015 e della collaborazione di Cinecittà Luce.
Concludiamo la nostra chiacchierata con gusto. Visto che abbiamo una sezione dedicata all’incontro tra cinema e cibo, cosa consigli di mangiare nella bellissima Siracusa ai lettori che verranno al Festival?
Qualcosa di fresco ed energetico sicuramente, ma il mio personale consiglio è pesce, verdura e frutta!