Luc Besson presenta Valerian: ‘un film che riuscirà a stupirvi’
Il regista francese Luc Besson (Il Quinto Elemento, Lucy) aveva 10 anni quando è stato conquistato da Valérian and Laureline. Il fumetto, pubblicato per la prima volta nel 1967 e considerato l’antenato di Star Wars e Avatar, narra le avventure di due agenti spaziali che risolvono crimini in mondi intergalattici. La storia ha riempito la testa di Besson a tal punto che lo ha guidato tra amori giovanili (Laureline è stata la prima cotta di Luc) e sfide tecnologiche che lo attendevano nel suo futuro di movie maker. “Quando guardo Il bluescreen,” dichiara il cinquantaseienne Besson dal set dell’adattamento di Valerian a Parigi, “io vedo tutto. La mia immaginazione è molto a suo agio con il bluescreen.”
Ed è un bene perché Valerian include circa 2400 scene in F/X (Il Quinto Elemento ne conteneva solo sulle 200). Besson è riservato per quanto riguarda il plot (e i ruoli segreti interpretati dagli attori quali, ad esempio, Rihanna) ma dice che il suo obbiettivo finale è quello di creare uno sci-fi che attiri anche i non devoti del genere. “Come un cocktail dove non si sente neanche l’alcool,” dice con una tenera risata alla Santa Claus.
Valerian and the City of a Thousand Planets di Besson sarà nei cinema per luglio 2017. EW lo ha intervistato in esclusiva da Parigi e ha condiviso poi 5 fantastiche immagini dal film, compresa una in cui vediamo Valerian (Dane DeHaan) e Laureline (Cara Delevingne) in armatura con un certo Monsieur Besson in piedi di profilo dietro di loro. Sulla sua giacca si può vedere un disegno con la versione fumettistica dei suoi due eroi.
Ecco l’intervista al regista di Valerian Luc Besson:
EW: Dal tuo account Twitter, sembrerebbe che tu sia a più della metà nel girare Valerian. Come vanno le cose sul set a Parigi?
Luc Besson: Domani saremo a metà del film. I nostri giorni totali sono 98, ma ho già risparmiato due giorni sulla tabella di marcia. Mi sento veramente molto contento. Il che è raro. Di solito sono sempre scettico e aspetto fino alla fine, ma ho già così tante cose fantastiche. Il trucco del film era assicurarsi che Valerian e Laureline lavorassero come una coppia. Se ho questo, sono salvo.
EW: I due attori che hai scelto, Dane Dehaan e Cara Delevingne, non sono superstars, ma entrambi hanno un carisma davvero unico.
Luc Besson: Fin dal primo giorno, loro hanno funzionato. Hanno legato. Dane era già un genio prima di incontrarmi. Ma Cara ora è come un uccellino che spicca il volo. Diventerà veramente una grande star.
EW: Deve essere stato difficile per loro lavorare con così tanto blue screen. E anche per te.
Luc Besson: Onestamente, per me no. Quando l’ho iniziato a scrivere avevo 13 anni, vivevo nel paese del formaggio, e volevo fare film. Ma quando aprivo le finestre vedevo le mucche, quindi credimi, quello spinge la tua immaginazione. Perché vuoi fuggire. Ho iniziato a leggere Valerian quando avevo 10 anni. A quel tempo non c’era internet; non avevamo neanche la TV a casa. Quindi leggevo e avevo solo la mia immaginazione. Quindi quando guardo il blue screen, io vedo tutto. La mia immaginazione è del tutto a suo agio con il blue screen.
EW: cosa di ha incantato del fumetto originariamente?
Luc Besson: Beh, il sistema allora era due pagine a settimana. Noi bambini eravamo così emozionati. Riesci ad immaginare qualcosa del genere oggi? Non riusciamo ad aspettare neanche due secondi per la prossima cosa. Ero un appassionato di sci-fi, il che era abbastanza raro agli inizi degli anni ’70. E poi erano un ragazzo e una ragazza, e non c’erano tante eroine femminili al tempo. Quindi la prima ragazza di cui mi sono innamorato, quando avevo 10 anni, era Laureline. Lei è una tipa tosta. E non dice “Sì, sì, sì” a Valerian tutte le volte. La amavo per questo.
EW: come mai ci hai messo così tanto per decider di farne una versione cinematografica?
Luc Besson: Posso dirti questo. Jean-Claude Mézieres, che è il padre di Valerian, ha lavorato a Il Quinto Elemento per un anno, e ogni volta mi ripeteva “Perché non fai il film?” e io rispondevo sempre “Non possiamo.” Ci sono 10 o 12 personaggi umani e tutti gli altri sono alieni. Così la tecnica non c’era. Abbiamo dovuto aspettare Avatar.
EW: E quindi cos’è successo quando hai visto Avatar?
Luc Besson: Ho visto Avatar e ho buttato il mio script di Valerian nella spazzatura. [ride] James Cameron mi ha ispirato. Mi ha invitato sul set di Avatar. E gli ho fatto delle domande e lui è stato molto disponibile e carino. Stava condividendo con altri registi. Ha aiutato altre persone come me ha progredire.
EW: Quindi cosa c’era di differente quando hai iniziato a scriverlo di nuovo?
Luc Besson: Mi sono concesso molte più libertà. Ho focalizzato la storia per renderla più reale, più umana. Se non vi piace lo sci-fi voglio che vi piaccia comunque Valerian. E l’altra parte era: Proviamo tutto, prima che qualcuno mi dica che è impossibile. Lasciamo andare l’immaginazione al limite. E siamo super complicati con alieni e robot e tutto il resto, ma facciamo in modo che tutto sembri facile come una danza. La guardi ed è fluida, divertente e scatenata. Non è profonda e complicata. È super sofisticata da fare, ma sembra facile. Come un cocktail dove non si sente neanche l’alcool [ride].
EW: Abbiamo visto una foto di loro due, Valerian e Laureline, e sembra che loro siano in fuga. Che cosa sta succedendo lì?
Luc Besson: Fa parte della prima missione. All’’inizio del film. Come quando vedi James Bond, c’è sempre quel tipo di missione prima. È la missione pre-storia alla James Bond. Sono nel bel mezzo di questa grande missione e sono camuffati, è per questo che sono vestiti in quel modo. Provano a scappare. È piuttosto divertente come sono costretti a fuggire.
EW: E chi è questo personaggio robot grande e nero.
Luc Besson: Il suo nome è K-Tron. È un agente di polizia. Non puoi neanche contrattare con lui. Non ci puoi discutere. Non è veramente importante nel film, ma è come la polizia militare. Credetemi, ne ho un centinaio di personaggio come lui.
EW: Quanto eri coinvolto con il design dei costumi? Quello è stato uno degli aspetti più distintivi per quanto riguardava Il Quinto Elemento.
Luc Besson: Fin dall’inizio. Quando ho iniziato qualche anno fa, avevamo una selezione di 6000 designer provenienti da tutto il mondo. Abbiamo finito con 10. Praticamente cinque di loro hanno lavorato per un anno. E molti dei costumi provengono da loro. La metà viene da loro, e l’altra metà provengono da Olivier Bériot che è il costume designer. E poi abbiamo avuto questo grande contest dove abbiamo ricevuto un sacco di disegni, e abbiamo scelto i migliori 20, e anche quelli sono nel film. È un processo lungo. Abbiamo iniziato tre anni fa.
EW: Hai dei grandi attori nel film, come a esemio John Goodman, Clive Owen e Ethan Hawke. È molto emozionante vedere Rihanna nel cast – avrà il ruolo della cattiva?
Luc Besson: Non posso dirtelo. La grande differenza tra questo e lo schema dei film Marvel è che con la Marvel sai dopo cinque minuti chi è il cattivo. Loro fanno film che sono superbamente creati, ma questo schema mi preoccupa un po’. Quello che c’è di nuovo qui è che abbiamo due agenti, e nel corso del film si svolge un’investigazione di polizia. Quindi non si sa chi sia veramente il cattivo fino alla fine, perché è un’investigazione. È per questo che non posso dire più di tanto. Ma è una storia vera. È questo quello che amo del film.
EW: Quanto saprò del film se ho letto i fumetti? Ci sono 29 comic books di Valerian e Laureline.
Luc Besson: Si percepisce la sua presenza, di sicuro. Quando leggi un fumetto, ci impieghi 20 minuti. Il film dura due ore. Quindi ho preso l’essenziale, ma ho dovuto esplorare nuovi mondi. Ma quando vedi il film, ricorderai il fumetto e dirai, “Oh sì, sì. Questo e questo.” I personaggi ci sono e anche una bella parte della storia.