Luca: intervista al cast del film d’animazione Disney-Pixar
Luca arriverà su Disney + il 18 giugno e il cast - in diretta da Genova - ha presentato il film d'animazione ambientato in Liguria.
Si è svolta a Genova la conferenza stampa di presentazione (in diretta streaming) del nuovo film d’animazione Disney-Pixar Luca, ambientato nell’incantevole cornice del levante ligure. Dopo i saluti di rito da parte delle istituzioni, fra cui quelli dell’Assessore al Turismo Giovanni Berrino e dela Presidentessa del Parco Nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi – che ha parlato dell’importanza del valore trasformativo della natura e della capacità del film di rivelare la bellezza e la fragilità della Liguria – la parola è passata al regista Enrico Casarosa e ai doppiatori del film, che hanno fatto un eccezionale lavoro in doppia lingua (inglese e italiano).
Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter.
In Luca, il protagonista è doppiato da Alberto Vannini; Luca Tesei è invece la voce di Alberto (in un divertente – quanto casuale – scambio di nomi/identità fra finzione e vita reale). Sara Ciocca è invece la voce di Giulia, la ragazzina che completa il trio al centro delle vicende narrate, Saverio Raimondo è la voce dell’indisponente bullo del paese, Ercole Visconti e Marina Massironi interpreta la Signora Marsigliese. Completano il cast vocale presente all’evento (rispettivamente in presenza e tramite collegamento video) Orietta Berti, voce di Concetta Aragosta e Luca Argentero, nei panni di Lorenzo Paguro. Ecco come il cast ha commentato la sua esperienza nel dare vita al film.
Enrico Casarosa, regista: “Luca è ispirato alla mia infanzia in Riviera, è una lettera d’amore alle mie radici nel mare, sono nato a Genova.”
Saverio Raimondo, voce di Ercole: “Ercole è il bullo del paese, io sono il contrario di un bullo, non saprei tirare un pugno, quindi mi sono divertito perché i cattivi sono sempre i più ridicoli, essere cattivi vuole dire essere ridicoli e quindi eccomi qui“.
Orietta Berti: “Mi sono molto divertita. La storia mette in risalto anche i sentimenti dei genitori che si sacrificano per il bene dei figli. Non mangio più gelati perché Concetta è ingrassata, dopo aver assunto sembianze umane!” [ride, n.d.r.]
Enrico Casarosa: “Per quanto riguarda le musiche, Edoardo Bennato ha molto apprezzato. Volevamo tornare agli anni 50 l’unica eccezione è proprio la sua canzone, Il gatto e la volpe, perché parla di amicizia, di mettersi un po’ nei guai.”
La moderatrice è poi passata ad accogliere le domande dei giornalisti, la prima della quali è stata riferita all’incontro che ha cambiato la vita del cast, come Alberto ha cambiato quella di Luca:
Enrico Casarosa: “l’incontro che mi ha cambiato la vita a livello professionale è stato quello con Andrea [Warren, produttrice del film, n.d.r.], perché entrambi volevamo crescere a livello personale divertendoci, abbiamo la filosofia di vedere gli ostacoli come un’opportunità di crescita.”
Saverio Raimondo: “l’incontro con me stesso, mi sono guardato alla specchio con questa voce e ho capito cosa dovevo fare…” [ride, n.d.r.]
Marina Massironi: “tutte le esperienze di vita, tutti gli incontri anche non professionali tranne quello con me stessa!” [ride, n.d.r.]
Orietta Berti: “ascoltare le persone che hanno più esperienze stando zitta nei momenti giusti e parlando quando dovevo parlare“.
Si è poi parlato della particolare esperienza di doppiaggio in due lingue.
Marina Massironi: “mi ha aiutato ad aprire la testa a un’altra dimensione e personalità, abbiamo lavorato a distanza, ci sono state indicazioni molto precise e molta gentilezza, mi sono sentita molto utile e rispettata nel mio lavoro. Un po’ come la Signora marsigliese, io vivo in un paese di 6000 abitanti, il film rappresenta bene queste realtà, io però non so fare la pasta, preferisco mangiarla! Le assomiglio forse per il naso…”
Saverio Raimondo: “con l’animazione, si lavora senza vedere il film ma Enrico è stato straordinario nel farmi immaginare tutto“.
Orietta Berti: “non ho molti punti di contatto col mio personaggio, Concetta non ha il mio carattere, siamo come sorelle un po’ burbere l’una rispetto all’altra. L’amicizia è importante da piccoli e da anziani, io ho ancora amici d’infanzia che frequento appena possibile”.
Saverio Raimondo: “non assomiglio a Ercole ma il cattivo Disney a cui sono più affezionato è Scar de Il re leone, perché l’ho interpretato in una recita da bambino.
Il regista Enrico Casarosa ha poi chiarito che per Luca non ha pensato a una storia LGBTQ, come si è sentito dire: “volevo solo passasse il messaggio di accettare se stessi e di non nascondersi“.
Luca Argentero: “ho flashato dal primo momento che ho saputo che un film Pixar avrebbe avuto questo titolo, non vedevo l’ora di vederlo, e il giorno stesso mi hanno chiesto di doppiare un personaggio, la scelta più facile della mia carriera e ne sono orgoglioso.”
La moderatrice ha quindi sollevato la questione dell’essere mostri, in particolare sottolineando – come ben mostrato nel film – la dualità fra mostro apparente e mostro nascosto.
Enrico Casarosa: “volevamo far capire che la paura arriva dal non conoscersi fra comunità. La curiosità di Luca diventa la risposta, il ponte che porta il cambiamento. Non tutti ti accetteranno, ma si possono scegliere le persone giuste, bisogna sapersi circondare da chi ci vede e apprezza, delle persone con cui riusciamo a fare cose di cui da soli avremmo paura.”
Successivamente, è stato chiesto se il regista si sia ispirato ad altri film Disney per il suo Luca, ricordando il protagonista la “pericolosa” curiosità di Ariel de La Sirenetta.
Enrico Casarosa: “non mi sono ispirato direttamente a personaggi Disney o Pixar, più che altro a Hayao Miyazaki per il senso della meraviglia e la capacità di ricostruire il mondo dei bambini con semplicità e amore.”
La conferenza stampa si è conclusa con una nota sull’importanza del momento storico, connesso all’uscita di Luca, e sul legame del regista – che ha già diretto il cortometraggio La luna, con l’astronomia .
Marina Massironi: “è un film che parla di apertura, anche del cuore, ricominciare a frequentarsi è faticoso ma dobbiamo ricominciare a riacquisire la leggerezza necessaria.”
Orietta Berti: “Luca ci ricorda che siamo nati per amare, non per odiare.”
Saverio Raimondo: “è un film molto fresco, leggero, in un anno in cui si ricomincia è una vacanza tutto incluso in due mondi, è un grande risarcimento per l’ultimo anno e mezzo.”
Enrico Casarosa: “amo riferirmi nelle mie opere all’astronomia perché rivela che c’è sempre qualcosa che non sappiamo, di misterioso, da indagare.”