Maria Chiara Giannetta parla di Blanca: la prima fiction girata in olofonia che ci insegna l’ironia della disabilità

Maria Chiara Giannetta parla di Blanca, la fiction in onda su Rai Uno che ci insegna a fare a meno della vista.

“Blanca è stata un’esperienza stupenda. Il suono è la chiave di lettura di questa serie, grazie alla quale impariamo davvero ad entrare in relazione con gli altri nostri sensi, la vista ci distrae e ci porta a dimenticare che i nostri sensi sono cinque, vanno allenati, e l’ascolto è uno di questi“, ha spiegato Maria Chiara Giannetta, che interpreta la protagonista nella fiction di Rai Uno Blanca, in onda dal 22 Novembre 2021. Un evento che è stato accompagnato dalla musica dei Calibro 35 – tra le firme della colonna sonora della serie -, ed è stato definito un happening, sottolineando la natura di un progetto che vuole essere innovativo ma sempre parlando con chiarezza ad un vastissimo pubblico.

Prodotta da Lux Vide (Don Matteo, A un passo dal cielo, Che Dio ci aiuti), che così dimostra di aver messo da parte il family drama, Blanca è un progetto ambizioso per la Rai e una grandissima soddisfazione per il produttore Luca Bernabei: Questa serie è funky: un mix di colore, di follia. La protagonista è un poliziotto ipovedente, trasforma la sua disabilità nella capacità di superare i problemi, potremmo definirla un’eroina del quotidiano. La disabilità di Blanca riguarda tutti noi: è la nostra mancanza e il personaggio ci insegna a riderne, come lei fa di se stessa. Una donna che non è politically correct, non è aggressiva e porta in questo suo gioco ironico anche gli altri due attori (Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon, ndr) che stanno a questa sfida. Si ride, si piange, in un gioco orchestrato in maniera magistrale dai registi e producer (Jan Maria Michelini, Giacomo Martelli, ndr)“.

“Blanca è prima di tutto un progetto musicale”: il regista Jan Maria Michelini sul concept della serie

È un fiume in piena il regista Jan Maria Michelini, che di Blanca vuole raccontarne tutte le sfumature, dalla scrittura alla regia, senza dimenticare la fotografi  pop street della serie, ma soprattutto l’importanza del suono che fa di Blanca un progetto anche musicale, il primo prodotto italiano girato con un olofono: “Blanca è prima di tutto un progetto musicale. Quando ho letto il primo copione ho pensato a quale musica potesse raccontare il carattere di Blanca, la sua forza, la sua ironia. Ho pensato subito ai Calibro 75, una band ancorata alla tradizione musicale degli anni ’70 ma riproposta in chiave innovativa, ai quali ho chiesto di firmare la colonna sonora. Da un lato c’è quindi la musica e dall’altra il suono: volevamo restare sul personaggio, empatizzare con lei e visualizzare quegli oggetti che lei “sente”. L’olofonia è stata la risposta a questa esigenza: girare in presa diretta con un olofono, lo utilizzarono anche i Pink Floyd per un loro album, è stato complesso ma ci ha permesso di sperimentare.”

Blanca - Cinematographe.it

Parlando di musica, il consulente artistico che si è rivelato anche un prezioso coach per Maria Chiara Giannetta, non poteva che essere Andrea Bocelli: L’incontro con Bocelli è stato chiave: mi ha fatto comprendere come muovermi con disinvoltura: siamo andati a casa sua, l’abbiamo visto nel suo quotidiano e ci ha mostrato tutta la naturalezza con cui vive le sue giornate. In questo modo nella serie noi vediamo il limite dell’essere umani, il limite di Blanca è tutto umano, non ha nulla a che vedere con la sua disabilità di cui lei ne fa un punto di forza. Quello è il suo super potere”.

Su questo punto infatti anche Pierpaolo Spollon, nei panni di Nanni, amico cuoco di Blanca, ha sottolineato come la serie ci mostri che il limite in questa condizione, lo vede solo chi deve relazionarsi con un ipovedente: “La normalità in questa serie non esiste. L’esperienza non è stata ordinaria ma un gran lavoro dal punto di vista attoriale. Interagire con una persona ipovedente ti mette nella condizione di capire che la disabilità è in chi si relaziona ad una persona disabile, che come fa Blanca ti chiede: “Se non è un problema per me essere ipovedente perché dovrebbe esserlo per te”. L’ironia è la chiave di lettura fornita per rapportarsi a questi contesti, proprio come Blanca”.

Una serie di impatto internazionale che tocca corde diverse e apre nuovi scenari

“Blanca è una serie evento: deve la sua bellezza alla forza della scrittura, alla maestria dei registi e ci mostra come si può cambiare punto di vista, andare oltre il tradizionale. Perché la serie è un crime ma ci porta in un commissariato da un altro punto di vista. Quella che apre Blanca è una strada nuova anche in vista di prossimi progetti: la disabilità diventa un punto di vista, un modo diverso di vivere e non un handicap, e diventa così un nuovo modo di raccontare”spiega la Direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati.

Blanca - Fiction Rai Uno

Blanca – Fiction Rai Uno

L’innovazione di Blanca è stata colta anche oltreoceano: la serie infatti è stata acquistata già dai mercati stranieri prima ancora che fosse messa in onda. Un merito che si deve ad un lavoro che contamina più linguaggi, come ha spiegato la produttrice Matilde Bernabei: “Innovare è fondamentale. Blanca è un lavoro che mescola linguaggio visivo, musicale, sonoro, qualcosa di nuovo, per questo è stata contesa e richiesta anche dal mercato internazionale”.

Blanca andrà in onda su Rai Uno ogni lunedì per sei prime serate alle 21.25 e in diretta contemporaneamente su Rai Play, dove sarà possibile rivedere ogni episodio dopo la messa in onda.