Michela Andreozzi: dall’amore per Franca Valeri alla rivoluzione necessaria “sono gli uomini che devono battersi” [VIDEO]
Michela Andreozzi si racconta un po', dall'ammirazione per Franca Valeri alle necessità del cinema, passando per ciò che non ha fatto in tempo a fare.
La sua musa? “Franca Valeri, perché anche lei ha fatto un po’ tutto, teatro fino alla fine, ha diretto, si è mossa grazie alla curiosità.” Michela Andreozzi appare più gioviale che mai nella nostra intervista al Lucania Film Festival 2023 in cui l’attrice, regista e conduttrice si racconta, oscillando dalla concezione di amore ai cambiamenti necessari all’interno del mondo cinematografico italiano.
Per lei, per cui “dirigere è come recitare tutti i ruoli”, l’amore è una cosa che può finire. Alla nostra domanda su come si riconosce il vero amore e come si fa a restare insieme per sempre risponde candidamente con un bel “Non lo so, credo che il vero amore sia quello che senti nel momento in cui lo provi e non è detto che l’amore vero sia eterno; l’amore finisce come tutto”.
Michela Andreozzi parla anche, partendo dal celebre monologo Ho fatto in tempo, di quello di cui invece non ha fatto in tempo a fare e a tal proposito dicie di non aver fatto in tempo a disubbidire,a fare cose proibite.
Ma la considerazione più bella l’autrice la fa sul cinema odierno: “Io batterei la questione di genere, perché avremo un mondo equo quando i prodotti, quindi film e serie, saranno giudicati per il loro valore e non anche relativamente al genere di chi li ha diretti o scritti […] quando al questione di genere uscirà dal cinema vorrà dire che avremo fatto bene il nostro lavoro […] In questo momento responsabilizzerei il genere maschile, perché sono gli uomini che devono battersi e dire, per esempio: non voglio lavorare in un film in cui una donna guadagni meno di me”.