Natale in casa Cupiello: Edoardo De Angelis e Sergio Castellitto parlano del film Rai tratto dall’opere di De Filippo
Edoardo De Angelis e Sergio Castellitto, regista e protagonista del film tratto dall’opera di Eduardo De Filippo, svelano dettagli sull'opera in arrivo su Rai 1 il 22 dicembre 2020.
Un dono che la Rai vuole fare al suo pubblico: una bellissima e suggestiva trasposizione filmica dell’intramontabile opera teatrale di Eduardo De Filippo Natale in casa Cupiello firmata dal regista Edoardo De Angelis (Indivisibili, Il vizio della speranza) con protagonisti Sergio Castellitto nella parte di Luca Cupiello che fu interpretata dallo stesso drammaturgo, Marina Confalone, Pina Turco e Adriano Pantaleo, il 22 dicembre in prima serata su Rai1.
“Natale in casa Cupiello è una grande celebrazione, un evento in occasione dei 120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo e dei 90 anni dalla prima di questa opera teatrale. Siamo di fronte ad uno dei più grandi autori della drammaturgia italiana riconosciuto a livello mondiale. Una sfida da servizio pubblico, portare in televisione nel prime time di Rai1 il teatro e in particolare il teatro di Eduardo. E insieme la sfida sul piano del linguaggio, un lavoro affidato al regista Edoardo De Angelis che non solo conosce Napoli ma ha dato prova di essere una delle voci più originali del cinema italiano”, ha dichiarato Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction, durante la conferenza stampa di presentazione del film su Zoom.
Edoardo De Angelis: “Il 1950 come il 2020”
Un regista napoletano al quale è spettato un grande onore e onere:
“Eduardo mi appartiene come appartiene a tutta l’umanità – ha spiegato Edoardo De Angelis – in una modalità che sta sotto il ricordo, è una modalità viscerale. Eduardo non è soltanto un punto di riferimento in termini letterari e teatrali ma ha rappresentato il mondo così come oggi noi lo conosciamo, Eduardo ha modificato il mio sguardo sul mondo attraverso la lingua che ha reinventato e attraverso una definizione dei rapporti sociali e familiari che hanno reso un paradigma interpretativo che si può applicare a tutto ciò che nel mondo è disgregato , sparso, invece la sua opera ha rappresentato una sintesi che può essere un punto di riferimento che non è solo legato all’arte ma alla vita. Bisognava fare tabula rasa di quello che è stato Eduardo attore e lavorare sulle sue parole meravigliose che potessero vivere in corpi e in voci nuove. Ho voluto ambientare Natale in casa Cupiello nel 1950 perché è stato un anno emblematico, un anno in cui Napoli presenta ancora le ferite della guerra, ferite che ho deciso di rappresentare graficamente nella scenografia del film, e al tempo stesso intravede i primi barlumi della nascita del ceto medio. Cercavo un anno che fosse a metà tra questi due sentimenti, che li potesse comprendere nel medesimo fotogramma, un anno che mi sembra molto simile al 2020”.
Sergio Castellitto: “Eduardo De Filippo avrebbe apprezzato il tradimento”
Il nuovo volto di Luca Cupiello, dopo quello indimenticabile di Eduardo De Filippo, è quello di Sergio Castellitto, un “non napoletano” che ha superato brillantemente la prova:
“Credo di essere abbastanza umile e intelligente da non lanciare sfide a nessuno, nel senso che io non mi sono confrontato con Eduardo perché è inarrivabile – ha dichiarato l’attore – ho fatto l’attore e quindi ho recitato un ruolo, un protagonista straordinario, un personaggio cechoviano, e l’ho fatto preso per mano da Edoardo De Angelis che ci ha accompagnato in questa che, secondo me, è una specie di gioielleria di emozioni. Il testo per i conflitti che racconta, per il mischio straordinario tra comicità e dramma, è davvero una sorta di percorso che ogni personaggio fa dentro questa storia per cui non ho mai avuto paura di recitare Luca Cupiello. Luca è il più vecchio di tutti ma è l’unico che riesce a conservare la potenza del bambino, dell’innocente e quindi anche dell’idiota come direbbe un altro grande scrittore.
L’innocenza di Luca è pari alla sua potenza: ogni anno quest’uomo cerca di ricomporre i pezzi di emotivi, i conflitti, i sentimenti e i risentimenti di questa famiglia che oggi definiremmo disfunzionale, attraverso questa messa in scena del presepe cerca di ricomporre questi pezzi ma anche di ricomporre la nostalgia dell’amore. Questo è successo grazie a una messa in scena straordinaria: De Angelis ha preso questo testo, ne ha rispettato la tradizione e ci ha nascosto dentro una novità assoluta che è quella dell’introspezione, della nevrosi, della psiche, per cui questi personaggi sono anche più aggressivi di quanto non lo siano nella rappresentazione tradizionale e in questo senso il cinema dentro quest’opera è esploso, era il linguaggio ideale per raccontare questa interiorità. Secondo me De Filippo avrebbe apprezzato il film ma anche il tradimento”.
Sergio Castellitto: “Grazie a Edoardo De Angelis non ho avuto paura di interpretare Luca Cupiello”
Un binomio De Angelis – Castellitto che rivedremo presto, come spiega Roberto Sessa, amministratore delegato di Picomedia che ha prodotto il film in collaborazione con Rai Fiction:
“Edoardo De Angelis e Sergio Castellitto lavoreranno a una trilogia su De Filippo, abbiamo già consegnato la sceneggiatura di Non ti pago e il terzo film lo definiremo entro la fine di quest’anno”.