Onda su Onda: intervista al cast del film di Rocco Papaleo
Arriverà al cinema il 18 febbraio in 300 copie, distribuito da Warner Bros., Onda su Onda, l’ultima commedia di e con Rocco Papaleo che torna fare coppia sullo schermo con Alessandro Gassman insieme a Luz Cipriota e Massimiliano Gallo per raccontare una storia divertente ma dal retrogusto malinconico, in sintonia con la bellezza decadente dell’Uruguay, teatro delle vicende dei protagonisti. Sentiamo cosa ci ha raccontato il cast durante la conferenza stampa di Roma per la presentazione del film.
Onda su Onda: il film di Rocco Papaleo raccontato dal cast
Il film ha per protagonisti due personaggi agli antipodi e porta alla ribalta il tema di una televisione che sembra falsa ma in realtà è anche portatrice di verità.
Rocco: Inizialmente avevo pensato il personaggio di Ruggero per me, poi andando avanti nella scittura e nella costruzione del film abbiamo pensato che forse sarebbe stato ideale farlo fare ad Alessandro proprio perché è completamente distante dall’estetica che avevo immaginato per quel personaggio. Mi piaceva che nei panni di questo cuoco sconfitto, autoemarginato dalla vita, ci fosse il corpo di un eroe, di un primo attore per eccellenza. Anche se purtroppo mi ha messo un po’ in ombra… (ride, n.d.r.). Abbiamo scelto questo archetipo degli opposti che finiscono per collidere proprio perché la resa scenica del vedere due nemici trasformarsi prima in complici e poi in amici è molto forte.
La televisione è una bolgia, sta gradualmente perdendo colpi in favore del web, che ha la possibilità di avvicinare maggiormente le persone.
Alessandro Gassmann, il tuo Ruggero ricorda un po’ Novecento de La leggenda del pianista sull’oceano, un personaggio talmente radicato alla vita sulla nave da avere difficoltà a scendere sulla terra ferma. Ti ritrovi in questo paragone?
Non ci avevo pensato ma in effetti un parallelismo c’è. Ogni volta che faccio un film con Rocco ho l’occasione di visitare luoghi molto belli. Lui definisce Basilicata e Uruguay simili, due piccole regioni tra grandi regioni, ma anche perché danno entrambi la sensazione di essere luoghi in cui apparentemente non succede nulla. L’Uruguay era il luogo ideale per far succedere questo incontro tra antipodi alla base della trama di Onda su Onda, ponendosi come terreno assolutamente neutrale. Menzione speciale a Massimiliano Gallo, motore comico del film.
Luz, tu conoscevi il cinema di Rocco Papaleo?
Veramente non avevo visto nessuno dei suoi film ma secondo me è meglio, perché non sapendo troppo di lui mi sono sentita molto a mio agio. Per Onda su Onda ho fatto il provino in italiano, pur non parlandolo, avevo solo fatto una fiction per la Rai, Terra Ribelle 2, ma ero stata doppiata. Quindi ho fatto prima un’intervista e poi un provino vero e proprio per capire se potevo recitare in italiano. Ed evidentemente posso!
Rocco, come – se è successo – ti ha influenzato la città di Montevideo, sia dal punto di vista visivo che della narrazione?
Naturalmente la volontà di girare a Montevideo è partita da una suggestione, per l’assonanza con la Basilicata, per il discorso del suo Presidente alle Nazioni Unite, per il desiderio di andare a scoprire questo Paese rappresentato da un Capo di Stato di quella fattura. Poi siamo andati là per fare dei sopralluoghi ed è scattata una vera e propria folgorazione, la voglia fortissima di raccontare questo luogo astratto. La nostra comicità si rispecchiava in quel luogo, volendo cercare di essere divertenti ma anche capaci di far affezionare gli spettatori ai nostri personaggi.
Rocco, hai dichiarato che Onda su Onda diventerà uno spettacolo teatrale, lo confermi?
Le idee mi vengono ogni tre anni quindi devo farle fruttare come il maiale! Faremo anche uno spettacolo teatrale e magari anche dei gadget! (Ride, n.d.r)
Alessandro, com’è Rocco nei panni del regista?
Io ho definito Onda su Onda un film Jazz, e lui è un regista Jazz, nel senso che parte da una base di scrittura anche solida però poi ha le orecchie sempre molto attente, sa ascoltare gli altri collaboratori, a differenza di molti altri registi. Poi sa fare dell’ imperfezione un valore aggiunto al film.
Rocco, ti riconosci in questa descrizione?
Quando parla Alessandro io tendo sempre a prenderlo sul serio. È vero che ascolto molto, credo sia una virtù e non un aspetto legato all’arrendevolezza, ma Alessandro in effetti dice delle cose molto azzeccate, ha una grande esperienza alle spalle sia come attore che come regista. In Onda su Onda ha trovato delle soluzioni determinanti per alcune scene e io sarei stato uno stupido se per orgoglio non avessi accolto le sue idee.