Power of Rome e la soundtrack di Marco Molinelli. Quando la musica è “ispirazione, vibrazione, medicina”

Marco Molinelli ci svela come è stato creare la soundtrack di Power of Rome, il film di Giovanni Troilo con Edoardo Leo, al cinema per il compleanno di Roma!

“Ispirazione, vibrazione, medicina”, per Marco Molinelli, compositore della colonna sonora di Power of Rome, la musica è tutto questo. Comporla è stata un’impresa che ha richiesto tanto lavoro, molta energia e una dote particolare: saper bilanciare tutte le anime della Città Eterna e racchiuderle in un film che cerca di celebrare Roma ripercorrendone la storia e i personaggi che l’hanno costruita e vissuta.
Come abbiamo scritto anche nella nostra recensione, nel film diretto da Giovanni Troilo, prodotto da Italian International Film e da Vision Distribution con Sky – al cinema dal 19 al 21 aprile 2022 – la soundtrack, con la sua abilità di non incasellarsi nel tempo e nella forma statica delle cose, riesce a coinvolgere lo spettatore, esaltando la potenza delle immagini e coadiuvando la narrazione. In essa si rintracciano brano editi, intrecciati alle note inedite di Marco Molinelli, il quale ci ha svelato in un’intervista esclusiva i dettagli che si celano dietro la creazione della colonna sonora di Power of Rome, in cui Edoardo Leo interpreta il doppio ruolo di sé stesso e di Giulio Cesare.

La nostra intervista a Marco Molinelli sulla colonna sonora di Power of Rome

Un lungometraggio fatto di confronti, che spinge il protagonista a misurarsi con la grandezza. Marco Molinelli, invece, con con chi e con cosa si è misurato? A suo dire “con un film non semplice, ambizioso, pieno di idee. La città ha avuto anche per me un peso specifico molto grande”.
Una città, Roma, con la quale Molinelli ha “un rapporto di odio e amore, come tanti credo. Non è la mia città” – racconta – “ma ci ho vissuto per tre anni. La trovo meravigliosa, da rimanere senza parole, anche se mal sopporto le sue dinamiche interne”.

Parlando nello specifico della costruzione della colonna sonora di Power of Rome – una continua evoluzione tra passato e presente, sacro e profano – il compositore ha svelato che è “stato un lavoro molto difficile: Giovanni [Troilo] aveva un’idea molto ben definita e trovare un equilibrio tra le due teste non è stato cosa da poco. Ci ho lavorato per quasi quattro mesi, passando da sintetizzatori e sequencer a piccole ensamble cameristici fino a proiettarmi verso le grandi esecuzioni d’orchestra. I brani già editi sono solamente i canti religiosi, impossibili da riprodurre e poi non avrebbe senso farlo”.
Molinelli ci ha anche sottolineato che Edoardo Leo non ha preso parte alla scelta della colonna sonora, per cui il confronto è stato esclusivamente col regista Giovanni Troilo, a cui è venuto in mente di inserire “una musica intradiegetica proveniente da un elemento di strada”. Il riferimento, in tal senso, è alla scena in cui Edoardo Leo incrocia, camminando per le vie di Roma, un artista di strada. La sua musica sembra trasportarci in un’altra dimensione e farsi una cosa sola con la pioggia. Commentando questa sequenza e l’intuizione del regista che l’ha proposta Molinelli ha detto: “[…] l’ho trovata un’idea brillante, molto funzionale a contrapporre una contemporaneità musicale e culturale”.

Concludendo la nostra intervista non abbiamo fatto a meno di strappare all’autore della soundtrack un paio di curiosità che magari potrebbero ispirare chi si accinge a creare melodie o a perdersi tra le vie dell’Urbe. In quest’ultimo caso Molinelli ha ceduto alla nostra indiscrezione, confidandoci la canzone che ha ascoltato l’ultima volta che ha passeggiato per le vie di Roma. Di cosa di tratta? Vai passar, di Chico Buarque.
Ma a chiudere il cerco dell’illusione che permea l’intera pellicola è di certo uno dei suoi progetti futuri: “Comprarmi una barca a vela e registrare musica navigando”.

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