Alessio Cremonini parla di Profeti: “devo dire grazie alle donne” [VIDEO]

Intervista al regista di Profeti che ha diretto Jasmine Trinca in un film che parla di prigionia, fede e diritti delle donne.

Dal 26 gennaio 2023 al cinema il nuovo film di Alessio Cremonini (Sulla mia pelle), Profeti. Un film che parla di prigionia, di diritti delle donne, di fede e di scontro tra civiltà. Jasmine Trinca interpreta Sara, una giornalista italiana che si trova in Medio Oriente per raccontare la guerra dello Stato Islamico. Un giorno viene rapita dall’Isis e per i miliziani quanto donna, essere inferiore, senza dignità se non sottomessa al maschio, non può stare in una prigione dove sono presenti anche degli uomini, e per questo motivo viene data in custodia a Nur (Isabella Nefar), una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha sposato un miliziano e ora vive nel Califfato. Nella casa di Nur, una prigione per Sara, nel mezzo di un campo di addestramento le due donne avranno un lungo confronto durante il quale Nur tenterà di convertire Sara.

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La presenza di Dio in alcune paesi, al di là di come si chiami è costante nella vita pubblica”, ha dichiarato Alessio Cremonini, “per alcune società è veramente difficile dirsi ateo. Per Nur è incomprensibile, ad esempio, che Sara non creda in nessun Dio. Chi ha una verità cerca sempre di convertire l’altro in qualche modo, con la paura, con gli stermini ma anche con il dialogo”.

Abbiamo incontrato il regista e parlato con lui di questo suo nuovo, intenso lavoro. Una delle immagini più forti di Profeti è sicuramente quella di Sara costretta a nascondersi sotto una coperta di fronte ai miliziani dell’Isis che l’hanno fatta prigioniera perché non deve destare scandalo, “indegna” di fronte agli uomini, ridotta a un oggetto buttato per terra. Il pensiero non può non andare alle tante donne che stanno lottando e morendo in Iran per non doversi sottomettere più.

“Le coperte sui diritti degli esseri umani”

In quell’immagine Jasmine sparisce, non esiste più”, ci ha spiegato Alessio Cremonini, “la coperta sembra quasi il pavimento, credo che ci siano moltissime coperte negli Stati, sulle persone a qualsiasi latitudine. Non so se il mio film possa contribuire a qualcosa in questo senso perché vedo che le politiche occidentali quando si tratta di diritti di qualcuno se dall’altra parte della bilancia ci sono i soldi non fanno mai niente. Lo vedo anche sulla questione di Giulio Regeni ucciso in Egitto, sono anni che chiediamo giustizia, non verrà mai fatta, ma spero di sbagliarmi”.

“Devo dire grazie alle donne”

Protagoniste sono due bravissime attrici, la “nostra” Jasmine Trinca, che aveva già lavorato con Cremonini in Sulla mia pelle interpretando il ruolo di Ilaria Cucchi, e Isabella Nefar, che il regista dirige con grande sensibilità dimostrando la sua ammirazione e amore verso le donne:

Le donne mi hanno aiutato a crescere, devo dire grazie alle donne della mia vita”, ha dichiarato il regista, “lavorare con le attrici per me è essenziale, Jasmine è un’attrice straordinaria, lo sappiamo da un bel po’, e spero che sia l’occasione per far conoscere Isabella in Italia. Al di là del tema, il fatto che ci siamo un film italiano dove le protagoniste assolute siano due donne già questo credo che sia un unicum”.

Alessio Cremonini: intervista video al regista di Profeti

Profeti arriva in sala il 26 gennaio, prodotto da Cinemaundici e Lucky Red con Rai Cinema, in collaborazione con Sky Cinema.