Rosa Palasciano: “Tutti possiamo rispecchiarci in Giulia” [VIDEO]
Intervista alla protagonista e sceneggiatrice, insieme a Ciro De Caro, di Giulia, film che ha conquistato le Giornate degli Autori a Venezia 78.
Dal 17 febbraio 2022 al cinema Giulia il nuovo film di Ciro De Caro scritto insieme a Rosa Palasciano anche protagonista del film presentato alle Giornate degli Autori alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia.
Il film racconta le singolari avventure di Giulia, una ragazza fuori dagli schemi che si trova in mezzo a una strada alla ricerca non solo di un posto dove stare ma anche di una propria identità, perennemente in conflitto tra la voglia di libertà e il desiderio di essere amata e compresa.
Abbiamo intervistato Rosa Palasciano che ci ha raccontato la genesi del film e il personaggio di Giulia: “Il film nasce dall’esigenza di vedere un personaggio femminile un po’ diverso, stravagante, fuori dalle righe, che avesse veramente un ruolo da protagonista nel bene e nel male”, ci ha spiegato, “anche esplorando un po’ il lato oscuro di questa ragazza”.
Giulia appare a tratti molto respingente ma in qualche modo riesce sempre a conquistare gli altri, come i personaggi di Ciavoni (Fabrizio Ciavoni) e Sergio (Valerio Di Benedetto): “Gli altri un po’ si riconoscono nelle difficoltà di Giulia”, ha continuato l’attrice e sceneggiatrice, “all’inizio viene un po’ emarginata dal contesto sociale in cui vive, invece Ciavoni e Sergio si riconoscono in lei e in qualche modo la proteggono, e con loro si crea subito un ambiente familiare”.
E secondo Rosa Palasciano come potrà essere accolto dal pubblico un personaggio come Giulia?
“Secondo me anche se è un personaggio particolare che si muove in un contesto sociale particolare, tutti possiamo un po’ rispecchiarci in lei, perché viviamo in un mondo che va troppo veloce e quindi molto spesso ci sentiamo a disagio e stanchi e iniziamo a fare delle cose che possono risultare un po’ fuori luogo. Io mi aspetto che la gente vada al cinema e che si lasci andare a questa commedia perché noi abbiamo provato a raccontare cose profonde ma sempre con estrema leggerezza e penso che di questi tempi ce ne sia tanto bisogno”.