Intervista a Samuel Kircher: il sesso in Ancora un’Estate? “una grande coreografia”
L'intervista, a cura di Antonella Matranga, a Samuel Kircher, l'attore che interpreta Theo in Ancora un'estate, candidato ai Cesar come miglior rivelazione dell’anno.
Sullo schermo Samuel Kircher è Theo, un ragazzino di 17 anni sensuale, inquieto, con addosso la reputazione di ragazzo problematico che in Ancora un’Estate (nelle sale dal 7 marzo 2024) della grande regista Catherine Breillat, spesso al centro di polemiche per il suo cinema anticonformista, intraprende una torbida relazione con la seconda moglie (Lea Drucker) di suo padre, di 30 anni più grande. Eppure quando lo incontro a Firenze, ospite del festival di cinema francese France Odeon diretto da Francesco Martinotti, di quella torbida sensualità non c’è traccia. Samuel è un ragazzo di 18 anni, timido ed elegante, che stringe a sé un libro di Romain Gary come per farsi forza e sembra ancora più piccolo della sua età. Ci si chiede come abbia fatto alla sua prima apparizione sullo schermo a rendere credibile la forte sensualità di Theo, tanto da fargli guadagnare la nomination ai Cesar, gli Oscar francesi, come miglior rivelazione dell’anno.
“Non è stato semplice” – mi conferma Samuel Kircher – “ma Catherine Breillat mi ha molto rassicurato fin dal primo giorno di lavorazione. La mattina avevo fatto gli esami di maturità e il pomeriggio mi sono ritrovato sul set, ero frastornato. Mi ha aiutato molto, da una parte approfondire con lei i dialoghi, quasi a scorticarli, così da capire bene cosa voleva da me, e dall’altra mi sono stati d’aiuto i dieci anni di studio della danza che ho fatto al college. In quelle scene di sesso non c’è contatto, è come una grande coreografia, e la danza mi ha dato la possibilità di muovere il mio corpo con grande libertà e senza imbarazzo”.
Come sei arrivato a questo ruolo?
“È stato mio fratello Paul che a mia insaputa mi ha proposto a Catherine Breillat. Lei voleva lui per fare questo ruolo, ma Paul era impegnato sul set del Regno Animale e non poteva assolutamente. Catherine insisteva pensando anche di aspettarlo, ma poi Paul l’ha convinta a incontrarmi. Quando me l’ha detto, ho pensato: perché no?”
I tuoi genitori, Jerome Kircher e Irene Jacobs, sono due attori amatissimi in Francia, cosa ti hanno detto?
“Erano molto contenti. Abbiamo parlato tanto, si sono fidati di Catherine Breillat e anche di Lea Drucker, che conoscono bene. Siamo una famiglia molto unita, ci consultiamo spesso, ci diamo consigli. I miei genitori e soprattutto Paul sono stati davvero orgogliosi di me e di quello che sono riuscito a fare. Penso che continuerò su questa strada, anche se la musica e la danza restano la mia passione.”
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