School of Mafia: “Ogni tanto qualcuno si ricorda che i mafiosi sono dei fessi” [Intervista al cast]
Intervista al cast di School of Mafia, l'ultimo film di Alessandro Pondi che affida allo "Spaghetti Western" la missione di educare alla libertà. Al cinema dal 24 giugno.
L’improvvisa morte del boss Frankie Ghost getta la mafia americana nello sconforto: per assicurarsi il futuro, i boss Primo di Maggio (Fabrizio Ferracane), Donato Cavallo (Emilio Solfrizzi) e Vito Masseria (Paolo Calabresi) rapiscono i figli, completamente estraniati dal contesto paterno, per affidarli a Don “T” Appicciaturi (Nino Frassica), noto per aver spodestato “Il Padrino” con invidiabile sangue freddo.
Con l’aiuto del figlio, Salvo lo Svizzero (Maurizio Lombardi), Don Turi istruisce la nuova generazione sul corretto esercizio della mafia, sullo sfondo di una Sicilia ancora ferma al delitto d’onore e alla rivalità familiare.
“Una volta ogni tanto qualcuno si ricorda che i mafiosi sono dei fessi, oltre che cattivi. Quando sono cattivi sono affascinanti, quando sono deficienti sono da disprezzare” dice Nino Frassica, esemplificando in poche righe il sottotesto di School of Mafia, l’ultimo film di Alessandro Pondi. Nell’omaggio ricco e citazionista agli Spaghetti Western e al trunk shot tarantiniano, il regista veicola un messaggio importante: ridicolizzare la mafia, esorcizzarla, svelarne l’inettitudine e la mediocrità attraverso il percorso evolutivo di tre giovani animati dagli intenti più valorosi.
Prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, School of Mafia è al cinema dal 24 giugno.