Sergio Martino premiato al Trieste Science 2017 “eravamo ammirati per la fantasia”
2019 - Dopo la Caduta di New York, L'Allenatore nel Pallone, Milano Trema: la Polizia vuole Giustizia sono solo alcuni dei film di Sergio Martino, che ha Trieste ha parlato del cinema italiano e di come è andato alla deriva dopo l'arrivo di Star Wars.
Ospite d’onore di questo Trieste Science+Fiction Festival 2017 è indubbiamente il maestro Sergio Martino. Il cineasta romano classe 1938 è stato premiato con l’Urania d’Argento, in un evento speciale organizzato in accordo con l’omonima testata letteraria edita da Mondadori e che si concentra sui grandi maestri del genere fantastico .
Si è trattato indubbiamente di un’occasione speciale per onorare uno dei grandi del nostro cinema, autore per decenni di alcune delle pellicole più popolari, fantasiose e importanti fin dagli anni 60, a lungo snobbate da una critica nostrana bigotta e priva di curiosità. E del resto a Sergio Martino in verità non sono mai mancati gli attestati di stima da parte di colleghi, attori, attrici e anche grandi cineasti stranieri che sovente lo hanno affiancato a nomi del calibro di Sergio Leone, Sergio Corbucci, Enzo Castellari o Dario Argento. Su tutti basti citare Quentin Tarantino, Eli Roth, Robert Rodriguez e Jaume Balaguerò che sovente hanno definito i lavori di Martino fondamentali per la loro formazione, e perfetti esempi di quanto la creatività, la fantasia e la determinazione possano supplire alla mancanza di grandi nomi o di molti zeri nella borsa.
La premiazione è stata preceduta da un’interessante incontro nel corso del quale il maestro ha rievocato i grandi successi della sua carriera, la loro genesi e creazione, i lontani fasti del cinema italiano del passato…
Eravamo ammirati per la fantasia, per la nostra grande capacità di arrangiarci, e riscuotevamo successo con il nostro fare sovente il verso al cinema d’oltreoceano. Erano tempi molto diversi da quelli di oggi… il cinema italiano per presenza sul mercato era secondo solo a quello americano, grazie anche ad un’intensa collaborazione con altre produzioni europee come quelle francesi, tedesche, jugoslave e via dicendo.
I cinema a quel tempo erano pieni di gente, si respirava un clima assurdo, da stadio, il pubblico viveva molto intensamente i film. Purtroppo con Star Wars cominciò un iter commerciale e tecnologico nei film, con il quale il nostro cinema si trovò improvvisamente assolutamente impreparato per poter competere…
Sergio Martino di quell’epoca del cinema di genere è stato una delle punte di lancia del cinema italiano, arrivando a dirigere solo per il cinema più di quaranta pellicole, senza contare la sua proficua carriera nella televisione.
Sergio Martino sul cinema italiano: un tempo eravamo ammirati per la fantasia, poi l’arrivo di Star Wars cambiò tutto
E a leggerne i titoli, molti impallidiranno nel dare finalmente un volto ed un nome a quelle tante pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano e che sovente riscontravano grande successo anche oltre i confini italiani. Da L’Allenatore nel Pallone a Vendetta dal Futuro, da L’isola degli Uomini Pesce a Milano Trema: la Polizia vuole Giustizia fino a I Corpi Presentano Tracce di Violenza Carnale, Sergio Martino ha sempre dimostrato una versatilità incredibile. Dalla commedia sexy al giallo, dal fantascientifico al western, dall’horror al fantasy, Sergio Martino (a lungo affiancato dal fratello Luciano scomparso nel 2013) ha saputo destreggiarsi con tanta e tale varietà che ancora oggi molti registi come Matteo Garrone sono influenzati dal suo esempio.
La serata è stata anche l’occasione per riscoprire uno dei suoi cavalli di battaglia: quel 2019 – Dopo la Caduta di New York che, pur se collegato in modo palese al capolavoro di Carpenter Fuga da New York, aveva al suo interno oltre che una grande fantasia anche diversi temi ed elementi che hanno fatto la fortuna di tantissimi autori e film venuti dopo. Da I Figli degli Uomini a Resident Evil, da Grindhouse a The Book of Eli, il cinema post-apocalittico deve moltissimo a quest’opera di Martino che in quel 1983 entrò in classifica tra i 10 film più visti negli USA!
Sul perché oggi il cinema italiano non rischi e non sia più al centro del panorama internazionale Sergio Martino è stato chiaro:
A partire dagli anni ’80 la nostra industria cinematografica (come molte altre) è stata lasciata in balia di sé stessa, non si è provveduto ad ammodernarla, a finanziarla facendole fare i passi in avanti necessari.
Ironico, pieno di passione ed idee, Sergio Martino rimane un esempio che, si spera, molti vorranno cogliere, magari facendo a meno di quell’esterofilia galoppante che sovente ci fa dimenticare che in fondo gli “amerikkani” per molto tempo siamo stati noi.