Sharon Stone si racconta al Taormina Film Festival 2024: la mostra a Roma e il commento sulle elezioni USA

L'incontro stampa con Sharon Stone in occasione della 70ma edizione del Taormina Film Festival. Ecco cosa ha svelato l'attrice!

La 70ma edizione del Taormina Film Festival si avvia alla conclusione con l’arrivo in Sicilia di Sharon Stone, a cui va il Cariddi d’Oro alla carriera. Una donna poliedrica che nel corso della sua carriera si è messa alla prova come modella, attrice, produttrice, pittrice, scrittrice. La Stone è arrivata al festival per incontrare la stampa nella mattina del 19 luglio 2024 e durante la conferenza ha risposto ad alcune curiosità che l’hanno spinta a parlare della sua vita e del suo percorso artistico.

L’attrice ha esordito mostrando la sua gratitudine per l’invito al festival e la felicità per essere “viva, felice di lavorare”. Il riferimento, ovviamente, va all’emorragia cerebrale che l’ha debilitata e ridotta in fin di vita nel 2001. La mia carriera è più della mia filmografia, ha detto l’attrice, Durante questa vita i risultati più importanti che ho ottenuto sono i rapporti che ho instaurato a livello globale. Ho imparato che l’integrità artistica non cambia mai, così come non dovrebbero mai cambiare i valori che per noi sono importanti”.

Sharon Stone: il valore del sesso e l’annuncio della sua mostra d’arte a Roma

sharon stone cinematographe.it

Il riferimento a Basic Instinct del 1992 e alla scena che l’ha resa celebre in tutto il mondo è l’occasione per riflettere sul cambiamento: “Quando ho girato Basic Instinct sembrava uno scandalo”, mentre oggi è chiaro come non ci si stupisca più davanti a un accavallamento delle gambe; nel mondo in cui viviamo vengono trasmesse di continuo immagini erotiche e questo per la Stone è un processo naturale, dovuto soprattutto alla maggiore presenza di donne registe, sceneggiatrici, produttrici, montatrici. “Ci sono meno uomini che scrivono le proprie fantasie” – dice – “e meno donne che sono costrette a rappresentarle e critici atti a verificare se lo abbiano fatto in modo corretto”.
Il sesso è qualcosa di naturale, se non lo fosse nessuno di noi esisterebbe. Lo fanno tutti, anche in natura, è come l’acqua, l’aria, la polvere. È sempre stato visto come una cosa sporca perché veniva raccontato dal punto di vista maschile”.

“Oggi le piattaforme come Netflix stanno prendendo il sopravvento, io non credo che sia una cosa negativa”

Inoltre Sharon Stone parla anche del cambiamento nel mondo delle produzioni cinematografiche, sottolineando la capacità di avere a disposizione budget più elevati rispetto al passato e tirando in ballo anche l’avvento delle piattaforme streaming, che a suo dire hanno dato modo al cinema di avere più respiro, permettendo a vari generi di avere un posto nell’immenso mare dei prodotti cinematografici.

Parlando della sua carriera, la Stone ha detto di sentirsi un’artista a 360 gradi: “scrittrice, pittrice, attrice, ho preso lezioni di canto, non sono così brava, lo sono abbastanza con la danza, se qualcuno in Europa volesse ingaggiarmi come ballerina ne sarei contenta”.
A proposito della sua formazione, ha raccontato di essere stata immersa nell’arte e nella letteratura fin da piccola e di aver sempre dipinto, sperimentando diversi tipi di pittura: “Quando sono arrivata a New York e facevo la modella dipingevo, poi però ho iniziato a lavorare come l’attrice ed è diventato un lavoro impegnativo. Ho ricominciato durante il Covid”.
Parlando della sua passione per l’arte, la Stone non perde l’occasione per annunciare un evento di cui sembra andare molto fiera: “Sono molto emozionata di fare questo annuncio: il comune di Roma mi ha offerto di tenere una mostra al Museo dell’Ara Pacis a novembre. Lì potrò esporre i miei lavori, sono eccitatissima e mi sto impegnando molto. Vi invito a venire a vederla”.

Sharon Stone e quella volta che si fece imprigionare nel braccio della morte

sharon stone cinematographe.it

Durante la conferenza stampa all’attrice è stato chiesto un dettaglio contenuto nel suo libro. La Stone ha così rievocato quella volta in cui decise di andare in prigione per un giorno, facendosi confinare nel braccio della morte, al fine di interpretare al meglio il ruolo di una detenuta condannata a morte nel film Difesa a oltranza – Last Dance: “Avevo bisogno di capire cosa significasse essere chiusa in un carcere di massima sicurezza per un giorno. Fui denudata e perquisita in ogni orifizio del mio corpo, mi misero le manette, i ceppi alle caviglie, mi diedero una tuta arancione e attraversai vari bracci, fino a quello della morte. Il direttore del carcere mi aveva garantito privacy, ma da dietro le sbarre le detenute mi insultavano, mi minacciavano di morte, fu un’esperienza terrorizzante”.

“Mio fratello è stato condannato e questo mi ha aiutata a capire il suo stato d’animo. Inoltre volevo sapere cosa significasse la pena di morte e capire se i miei pensieri sulla pena di morte fossero giusti”. Sharon Stone ha detto poi di essere stata messa anche sul vero lettino in cui si eseguono le sentenze di morte: “devo dire che è stata un’esperienza estrema […] Ho parlato con una donna condannata per aver ucciso il marito e ha rivelato solo a me perché l’ha fatto e se l’avesse detto non sarebbe stata uccisa, ma non voleva che i figli sapessero ciò che aveva fatto il padre”.

Sharon Stone e il commento sulle elezioni in USA: “so che avranno ripercussioni anche su tutti voi”

Durante la conferenza non si è potuto fare a meno di parlare di ciò che sta accadendo negli Stati Uniti in vista delle prossime elezioni. Grazie a Dio non sono una politica. In ogni Paese c’è sempre qualcuno che vuole diventarne il padrone. Abbiamo visto in che modo accadono certe cose e come il popolo si riprende il proprio Paese, pacificamente o con la forza. Sono sempre stata orgogliosa di essere americana e amo molto il mio Paese. Sono molto preoccupata per quello che sta accadendo negli Stati Uniti in questo momento, perché per la prima volta in vita mia assisto a qualcuno che si candida ad una carica importante facendo leva sull’odio e sull’oppressione. Non siamo il primo e non saremo l’ultimo Paese a confrontarsi con questa situazione, ma mi piace credere che gli Stati Uniti dimostrino le qualità per cui ci siamo sempre contraddistinti: indipendenza, coraggio, dignità. Spero che tutti gli altri Paesi stiano accanto a noi in questo periodo difficile. Grazie per avere espresso le vostre preoccupazioni per quella che è la nostra attuale condizione, perché so che queste elezioni avranno ripercussioni anche su tutti voi”.