Lodo Guenzi e Matteo Gatta su Tornando a Est: sogni per cui “indebitarsi” e gli effetti della società sulla gente [VIDEO]

Matteo Gatta e Lodo Guenzi, insieme a Jacopo Costantini, sono nuovamente protagonisti di un viaggio nell’Europa dell’Est con il sequel di Est – Dittatura Last Minute, dal titolo Tornando a Est. Sempre con la regia di Antonio Pisu e con aggiunte al cast che prevedono Cesare Bocci, Pierpaolo De Mejo, Caterina Gabanella e moltissimi altri, la commedia a tinte drama avrà questa volta anche una dose non indifferente di crime thriller. In uscita il 13 febbraio 2025 distribuito da Plaion Pictures Tornando a Est sembra essere un secondo capitolo conclusivo per la storia e la crescita dei tre amici protagonisti. Rice, Pago e Bibi sono infatti tornati alle loro tranquille vite a Cesena, ma la memoria di ciò che hanno visto in Romania è rimasta indelebile nelle loro menti: quel viaggio iniziato come una vacanza e trasformatosi in una presa di coscienza che ancora li condiziona. È infatti, apparentemente, proprio quel ricordo a portarli a compiere una scelta che si rivelerà più grande di loro, un punto di non ritorno, un vero processo di cambiamento, una svolta che prima o poi, sarebbe avvenuta. In Tornando a Est è il 1991, il Muro di Berlino è caduto, nell’Europa dell’Est non c’è più la dittatura e partire per la Bulgaria potrebbe essere un modo per scoprire e vedere con i loro occhi quanto la situazione sia cambiata.

Alla base di questa decisione c’è però la corrispondenza amorosa di Bibi, che da mesi si scrive con una ragazza di Sofia. È infatti lui a convincere i due amici a partire insieme, per poterla finalmente incontrare. Ma niente va come previsto e, conosciuta la misteriosa ragazza, i tre si trovano al centro di una spirale di criminalità che li vedrà soli contro tutti. Matteo Gatta, classe 1996, da attore di teatro fino a ruoli come assistente alla regia, e autore dello spettacolo Amore, torna, dopo l’esordio nel 2020 in Est – Dittatura Last Minute, a interpretare Pago, che in questo secondo capitolo ha il sogno di rilevare una sala cinematografica. Anche il cantante, musicista e attore italiano Lodo Guenzi, classe 1986, membro della nota band Lo Stato Sociale, e interprete anche di film come Il giorno più bello, La California, Improvvisamente Natale e La quattordicesima domenica del tempo ordinario, torna a vestire i panni di Rice, che lavora in banca, sognando una vita diversa e che, rispetto agli altri due amici, è ancora profondamente scosso dall’esperienza in Romania.

Tornando a Est: video intervista agli attori Matteo Gatta e Lodo Guenzi

Lodo Guenzi e Matteo Gatta hanno definito il viaggio in Bulgaria di Tornando a est completamente diverso da quello del primo film, in particolare Lodo Guenzi ha detto come il ritorno da Sofia a Cesena li porti a capire che: “la risposta che al fallimento dei sogni è l’amicizia“. Matteo Gatta ha invece affermato che “se il viaggio in Romania era un viaggio alla scoperta di ciò che era fuori di loro e che ha permesso di capire cosa è e com’è la propria casa e la propria città, quello in Bulgaria non è dettato dalla voglia di scoprire, ma dalla necessità di capirsi interiormente“. Quello che accade ai loro personaggi e a quello di Bibi è infatti tanto surreale quanto rischioso, capace di creare un impatto che, inevitabilmente, arriva a influenzare le loro prospettive di vita e sul mondo.

Matteo Gatta, Lodo Guenzi e Jacopo Costantini incarnano infatti lo spirito dei giovani anni ’90, nati nei primi anni ’80, agli inizi del precariato, con l’esplosione della globalizzazione e il contatto sempre maggiore con gli altri Paesi del mondo. “Negli anni ’90 improvvisamente tutto è diventato possibile, si sono aperte nuove prospettive, però si è anche insinuato il dubbio che forse se tutto è possibile allora è anche vero che nulla è possibile“, ha dichiarato Matteo Gatta. “Il sistema lavorativo sembra uccidere in qualche modo la possibilità di sognare, ma al tempo stesso ti permettere di rimettere in discussione la tua vita e avere nuovi obiettivi“, ha affermato Lodo Guenzi, definendo come forse sogni e obiettivi possano essere più simili di quanto si potrebbe mai immaginare.

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