Claudio Bisio e il cast di Tutta Colpa di Freud, la serie TV: “Quando psicanalisi diventa pop”
Dal 26 Febbraio su Amazon Prime Video arriva Tutta Colpa di Freud, la serie prodotta da Mediaset e tratta dall'omonimo film di Paolo Genovese del 2014. Una family comedy sentimentale e leggera diretta da Rolando Ravello e con protagonista Claudio Bisio, diviso tra la professione di padre e psicanalista.
“La psicanalisi può diventare un elemento di confronto, in molti casi anche salvifico. La presenza di un estraneo non coinvolto in ciò che racconti e che non ti conosce è il suo punto di forza”, spiega Claudia Pandolfi che nella serie Tutta colpa di Freud interpreta Anna Cafini, la psichiatra che per ironia della sorte sarà analista di Francesco Taramelli, lo psicanalista milanese interpretato da Claudio Bisio, protagonista della serie.
La psicanalisi quindi nella serie è una professione centrale, ma in realtà è una metafora per fare i conti con se stessi, con la propria vita, con i propri demoni e con gli altri. Un percorso che ci accomuna e ci avvicina perché ci spinge tutti verso un solo obiettivo: essere felici, cercando di capire dove trovarla questa felicità. E in conferenza la frase che meglio riesce a riassumere il senso della serie, la firma Luca Bizzarri, che nella serie interpreta un creativo agente degli influencer Claudio Malesci: “Quando sei giovane pensi che il tuo sogno sia la porta della felicità, ma quando poi lo raggiungi, ci arrivi, ti rendi conto nel corso del tempo che la felicità non è nella soddisfazione personale ma in ben altro”.
Tutta colpa di Freud con ironia e leggerezza desidera proprio affrontare dei temi importanti e comuni a tutti noi senza banalizzarli, ma presentandone le molteplici sfumature, drammatiche, ironiche ed umoristiche.
Tutta Colpa di Freud, la serie: un cast che punta sull’improvvisazione e la familiarità
Grande assente – per avere contratto il covid, ma lo stesso attore ha rassicurato via social in forma non grave – in conferenza stampa è stato Claudio Bisio, personaggio cardine della serie, perché è tutto intorno a lui che si muove il mondo femminile delle tre figlie Sara (Caterina Shulha), Marta (Marta Gastini) e Emma (Demetra Bellina), a cui si aggiunge anche Anna (Claudia Pandolfi). Le attrici infatti hanno sottolineato come questo sia un punto di partenza fondamentale per la serie, anche nell’ottica di un prodotto che guarda ai molteplici aspetti, umani, lavorativi e sentimentali femminili, in cerca di un equilibrio ma anche in contrasto con quello maschile.
Fondamentale per trovare l’equilibrio e la naturalezza tipica della commedia, è stato il lavoro d’improvvisazione fatto dagli attori partendo dalla scrittura, elemento su cui il regista Rolando Ravello ha voluto focalizzare la drammaturgia della serie: “Le due macchine si abbandonavano alle improvvisazioni degli attori, li seguivano per vedere cosa accadesse, cosa avrebbero sviluppato, e spesso era anche difficile stargli dietro”.
Questo elemento d’improvvisazione ha permesso agli attori di lavorare su un set familiare, accogliente, “un ambiente di lavoro che poche volte nella mia vita ho avuto occasione di respirare, e ne sono grata davvero”, ha affermato Caterina Shulha.
E a proposito, protagonisti assoluti di questa dinamica tra improvvisazione e familiarità è stata la complicità che si è creata in maniera spontanea, senza neppure conoscersi da prima, tra Claudio Bisio e Max Tortora, che interpreta l’amico/vicino di famiglia Matteo: “Con Claudio è stato tutto naturale. C’è una scena del Tai Chi nei primi episodi che sarebbe potuta andare avanti per ore: ricordo infatti che quel giorno passò anche Paolo Genovese (sceneggiatore e produttore della serie, ndr) che rimase lì tutto il tempo per vedere come sarebbe andata a finire. Credo ne sia venuto fuori un materiale lunghissimo”.
“Amazon Prime Video è un opportunità”: Paolo Genovese guarda anche all’estero
Tutta colpa di Freud in formato serie è nata grazie al proficuo materiale di scrittura che ne era derivato dal film, che in due ore aveva costretto a ridurre naturalmente la sceneggiatura. Il progetto di una serie quindi già c’era: “Dopo il film (uscito nel 2014 e diretto da Paolo Genovese, ndr) sarebbe stato giusto approfondire le storie, i personaggi, le tre figlie. Mediaset cercava un family e noi sulla scia del successo del film abbiamo proposto la serie”, ha spiegato Paolo Genovese.
Tutta colpa di Freud, la serie Amazon Prime Video in uscita dal 26 Febbraio 2021
Amazon Prime Video poi è stata una grande opportunità che senz’altro ha incentivato una scrittura diretta verso il confezionamento di un prodotto internazionale: “Quando scrivi pensi sempre alla stesura di un prodotto assoluto, così abbiamo cercato nelle dinamiche umoristiche di non restare legati alla cultura italiana. Tutto ciò si lega comunque all’opportunità che si è creata con Amazon Prime Video, una grande vetrina senza dubbio”.
Genovese ha raccontato anche di aver preferito lasciare a Rolando Ravelli la regia, per dare maggior freschezza al prodotto: “Non ho diretto la serie per dare un punto di vista differente, vedere come qualcuno la potesse raccontare in maniera diversa. Rolando è molto capace nel raccontare le relazioni umane, i sentimenti, ed è riuscito a trarne una prospettiva diversa”.
Tutta Colpa di Freud – La serie, sarà disponibile dal 26 Febbraio su Amazon Prime Video, prodotto da RTI e Lotus Production in collaborazione con Amazon Prime Video e andrà in onda in Autunno su Canale 5. La serie è composta da otto episodi, della durata di circa 45 minuti ciascuno.