Wolf Call – Minaccia in alto mare: il regista Antonin Baudry sul film [VIDEO]
Intervista video al regista Antonin Baudry che con Wolf Call – Minaccia in alto mare firma un film d’esordio su un’avventura tra i sottomarini francesi.
Dopo una carriera da diplomatico specializzato nelle questioni culturali nelle istituzioni francesi, Antonin Baudry, già autore della sceneggiatura di Quai d’Orsay, satira politica diretta da Bentrand Tavernier, è passato dietro alla macchina da presa. Il suo Wolf Call – Minaccia in alto mare mette insieme da una parte una storia di guerra e strategie per evitarla, dall’altra la fratellanza di soldati spezzati tra la determinazione a eseguire gli ordini imposti dai superiori e la fiducia in una risoluzione diversa per la crisi militare.
Abbiamo incontrato l’autore francese parlando con lui, a proposito di esordi brillanti, del suo cast dove spicca Mathieu Kassovitz nei panni di un ammiraglio. Proprio lui ha girato L’odio, film cult che lanciò anche Vincent Cassel a metà anni novanta. La geopolitica in questo film ha un ruolo tutt’altro che di secondo piano, anzi, fortissimo, per cui un ex-diplomatico come Baudry ci ha rivelato qualcosa anche da quel punto di vista.
Il regista Antonin Baudry racconta Wolf Call – Minaccia in alto mare
Wolf Call – Minaccia in alto mare racconta la storia di un uomo che ha il raro dono di riconoscere ogni suono che sente. A bordo di un sottomarino nucleare francese ogni cosa dipende da lui, “l’orecchio d’oro”. Tutti lo reputano il migliore, finché un giorno non commette un errore che mette l’intero equipaggio in pericolo di vita. Per cercare di recuperare la fiducia dei suoi compagni, finirà per mettersi in una situazione ancora più drammatica.
Presentato al Rendez-vous Nuovo Cinema Francese, la kermesse sulla settima arte transalpina che ogni anno si svolge a Roma, il film è al cinema dal 27 giugno con Adler Entertainment.