IT: 10 cose che forse non avete notato nel film di Andy Muschietti

10 interessanti easter egg contenuti in IT, il film di Andy Muschietti, trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Stephen King

Dopo una lunghissima attesa è finalmente arrivato nelle sale italiane It, adattamento diretto da Andy Muschietti dello straordinario omonimo romanzo di Stephen King e incentrato sulle vicende dei membri del celeberrimo Club dei Perdenti da bambini. Un progetto difficile e coraggioso, scontratosi con un budget non particolarmente ampio e con l’impossibilità di trasporre fedelmente le più di 1000 pagine di una pietra miliare della letteratura degli ultimi decenni, già portata sul piccolo schermo dall’omonima miniserie televisiva del 1990 con modesti risultati. Un film che ha diviso la critica (qui la nostra recensione) ma conquistato il pubblico, con più di 630 milioni di dollari incassati al botteghino, che ne fanno l’horror con il più alto incasso di sempre.

Per gli amanti del romanzo di Stephen King, abbiamo selezionato per voi i 10 easter egg più interessanti del film, inseriti con il duplice scopo di omaggiare uno dei più amati romanzi del Re e di aprire scenari narrativi per il secondo capitolo, che uscirà il 6 settembre 2019 e sarà focalizzato sui protagonisti in età adulta.

IT – La tartaruga

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Fra le maggiori critiche rivolte alla miniserie televisiva del 1990, c’era quella di aver privato il romanzo di King della sua componente ultraterrena e in particolare di non avere fatto il minimo accenno alla tartaruga Maturin, figura ricorrente nelle opere del Re e vera e propria controparte benigna alla malvagità pura di It. Anche se il film di Muschietti non menziona esplicitamente questo importante personaggio, due indizi ci portano a pensare che esso possa essere presente nel secondo capitolo: il primo è rappresentato dall’avvistamento di una tartaruga durante il bagno di gruppo di Perdenti, mentre il secondo è la tartaruga fatta coi Lego che Bill trova nella stanza di Georgie.

IT – Il Pennywise di Tim CurryIt

Durante l’irruzione nella casa abbandonata di Neibolt Street, Richie entra in una stanza piena di bambolotti, uno dei quali particolarmente caro agli appassionati di It. Per pochi secondi è infatti possibile vedere un clown del tutto simile al Pennywise di Tim Curry della miniserie del 1990. Un piccolo ma sincero omaggio di Muschietti e della produzione alla prima trasposizione di questa straordinaria storia.

IT – Il patto di sangue
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L’emozionante patto di sangue fra i membri del Club dei Perdenti nella parte finale di It contiene due piccoli riferimenti a ciò che verosimilmente vedremo nel secondo capitolo della storia. Il primo ad abbandonare il magico cerchio formato dai ragazzi è Stan Uris, seguito a stretto giro da Eddie Kaspbrak. Nel romanzo di Stephen King, questi sono i primi (e unici) Perdenti a trovare la morte, rispettivamente per suicidio dopo la comunicazione da parte di Mike del ritorno di It e per mano della malefica creatura nello scontro finale.

IT – Tracker BrosIt

Un altro esplicito riferimento al romanzo originale e all’universo kinghiano è rappresentato da una maglietta indossata da Bill Denbrough, sulla quale è disegnato il logo della Tracker Bros, una piccola azienda di autotrasporti di Derry. Nei paraggi dell’azienda e del campo di baseball adiacente hanno luogo alcune delle scene più importanti di It (come l’incontro fra Eddie adulto e Pennywise) e de L’acchiappasogni, altro celebre romanzo del Re.

IT – I love Derry

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Un altro interessante collegamento al romanzo di Stephen King è il palloncino adiacente al personaggio di Patrick Hockstetter, sul quale è riportata la scritta I ❤ Derry. Nel libro, la medesima scritta compare su un cappellino indossato dal personaggio di Adrian Mellon, vittima del mostro al suo ritorno nel 1984.

IT – La statua di Paul BunyanIt

Uno dei momenti più terrificanti del romanzo è quella in cui una statua del leggendario taglialegna americano Paul Bunyan prende vita per spaventare Richie. Anche se questa scena non è stata inserita nel film, è comunque possibile vedere brevemente una statua di questo popolare personaggio del folklore statunitense, altro chiaro rimando al libro di King.

IT e ChristineIt

Oltre a quella già citata di Bill, c’è un’altra maglietta che a molti non sarà passata inosservata. Nel corso di IT, vediamo Eddie indossare una t-shirt con sopra disegnata una spaventosa e maligna automobile. Non è difficile vedere in questo dettaglio un omaggio all’iconica macchina protagonista dell’altro romanzo di Stephen King Christine – La macchina infernale e dell’omonima trasposizione cinematografica del 1983 di John Carpenter.

IT – I riferimenti anni ’80It

Lo slittamento delle avventure dei piccoli perdenti agli anni ’50 agli ’80, sull’onda dell’imperante revival di questa florida epoca cinematografica, non poteva che portare svariati riferimenti culturali al periodo. Nel corso del film vediamo infatti i poster di GremlinsBeetlejuice – Spiritello porcello e i cartelloni di Batman di Tim Burton, Arma letale 2 e Nightmare 5 – Il mito. Spazio anche ai videogiochi (con un esplicito omaggio a Street Fighter) e al mondo della musica, con una menzione della band New Kids on the Block.

IT – La Bradley GangIt

Nel film, i membri del Club dei Perdenti menzionano brevemente alcune delle tante tragedie succedutesi a Derry nei decenni precedenti durante le svariate apparizioni di IT, che hanno invece molto più spazio nel libro di King. A questo proposito, in un murales è possibile intravedere la storia della Bradley Gang, un gruppo di criminali massacrati dagli stessi abitanti di Derry nel 1929.

IT – La risata finale di PennywiseIt

Come sappiamo, IT ritorna ciclicamente a seminare morte e distruzione fra gli abitanti di Derry. Nonostante la parziale vittoria del Club dei Perdenti, è quindi ovvio che Pennywise tornerà ad affrontare i protagonisti da adulti nel secondo capitolo. A rimarcare il concetto, alla fine dei titoli di coda è possibile udire la beffarda risata di Pennywise, che ci dà appuntamento al 2019 per un nuovo terrorizzante scontro.