Avatar 2 – Jon Landau svela i dettagli della Via dell’Acqua, dal ritorno di Sigourney Weaver alla produzione green
Incontro stampa con il produttore di Avatar 2, dal 14 dicembre al cinema, che ci ha raccontato le tematiche del nuovo film. Il successo del 2009 di James Cameron intanto torna al cinema dal 22 settembre.
Si torna a Pandora e a presentarci le prime spettacolari immagini in anteprima di Avatar 2 (delle quali vi parleremo prossimamente), sempre diretto da James Cameron, dal 14 dicembre al cinema distribuito da The Walt Disney Company Italia, è stato il produttore Jon Landau in collegamento dalla Nuova Zelanda: “La famiglia è il cuore pulsante di tutto il film”, ha spiegato in conferenza stampa, “in Avatar 2 abbiamo trattato temi universali nei quali il pubblico si può identificare. È stato un grande impegno lavorare su quattro sequel insieme di questa saga epica”.
In questo nuovo capitolo la famiglia Sully deve lasciare la casa che conoscono ed esplorare le diverse regioni di Pandora. “Sono degli outsider”, ha continuato Landau, “cercano di farsi strada nel nuovo mondo. C’è un punto di vista più ampio in questo film che non riguarda solo gli adulti ma anche il punto di vista degli adolescenti, dei ragazzi che cercano la propria identità, sono una razza mista, sono metà umani, metà Na’vi. Si tratta di una grande avventura”.
Avatar 2 – Il ritorno di Sigourney Weaver
Diverse le difficoltà per questa produzione attesa da anni: “In primis la performance capture sott’acqua e poi dato che questo film ha molte più scene con attori in carne e ossa è stato impegnativo mescolare tutto questo nel modo giusto, è stata una grande sfida”.
In Avatar 2 vedremo anche il ritorno di Sigourney Weaver addirittura in diversi ruoli: “Interpreta ancora la dottoressa Grace umana e nel serbatoio, e poi Kiri, una 14enne. Grazie alla performance capture può succedere anche questo, che un attore adulto interpreti un adolescente. Sigourney mi ha detto che questo l’ha resa davvero felice”.
Jon Landau: “Pandora: un posto per fuggire dalla realtà”
E poi di nuovo il 3D, una tecnologia che ha perso terreno negli ultimi anni ma che forse con Avatar 2 tornerà di nuovo in voga: “ll 3D rappresenta una finestra sul mondo, non il contrario, non rende un film brutto bello, ma ha la capacità di accentuare le qualità se ci sono. Abbiamo rappresentato i fondali dell’oceano e la foresta fluviale, c’è stato un grande lavoro in questo modo per permettere al pubblico di fuggire dalla realtà, e nessun mondo è più bello di Pandora! Sono convinto che le persone continueranno ad andare al cinema se l’esperienza in sala viene ogni volta resa unica. È come con la musica, ascoltiamo molte canzoni in streaming ma questo non potrà mai essere paragonabile a quando andiamo ad un concerto”.
In Avatar 2 la tematica ambientalista ha un significato ancora più profondo: “Spero che faccia capire al pubblico che le nostre azioni hanno un impatto sull’ambiente intorno a noi. È stata una produzione completamente green, non abbiamo utilizzato plastica sul set e abbiamo utilizzato pannelli solari per generare energia”.
Dal 22 settembre, in attesa dell’arrivo del sequel a dicembre, il primo capitolo di Avatar, il più alto incasso al box office globale, torna in sala per la gioia dei fan.