La maschera di ferro: una storia vera ispirata al romanzo di Alexandre Dumas
Sono secoli che si cerca di scoprire l'identità dell'uomo dalla maschera di ferro, soggetto trattato nel romanzo di Alexandre Dumas e dall'omonimo film del 1998.
La maschera di ferro è un film del 1998 diretto dal regista Randall Wallace e interpretato da Leonardo Di Caprio, John Malkovich, Jeremy Irons, Gérard Depardieu e Gabriel Byrne. La pellicola si ispira liberamente al romanzo intitolato “Il visconte di Bragelonne” del celebre autore francese Alexandre Dumas.
La vicenda narrata è quella che ha luogo nelle corti parigine della seconda metà del 1600, dove, il regnante Luigi XIV sta attuando una politica aggressiva e repressiva nei confronti dei paesi confinanti e austera e pressoché indifferente in quelli del suo stesso popolo. Nonostante sia temuto e odiato praticamente dalla sua intera corte, può contare sulla fedeltà di D’Artagnan, l’unico dei moschettieri a essergli rimasto accanto. I tre moschettieri, Athos, Porthos e Aramis, invece, tentano di ribellarsi segretamente ai suoi soprusi, allestendo un vero e proprio piano, che avrebbe portato addirittura alla sostituzione del re. Luigi XIV, infatti, ha un fratello gemello perfettamente somigliante a lui nel fisico, ma non nel carattere, che viene tenuto nascosto da anni nelle prigioni della corte, con indosso una maschera di ferro, che gli copre il volto, celando la sua reale identità.
Il film, a differenza del romanzo, racconta le vicissitudini della corte francese senza includere, tuttavia, personalità di rilievo che al tempo erano al seguito del sovrano. Entrambe le opere, però, fanno riferimento a una vicenda realmente accaduta, a una storia vera che circolava in Francia, e non solo, sin dai tempi del Re Sole.
Era risaputo, infatti, che un uomo fosse rinchiuso in una cella e sottoposto a misure di sicurezza. Non poteva vedere il mondo esterno né ricevere visite e trascorreva l’esistenza indossando una maschera di ferro. Cambiava spesso carcere: Pinerolo, Exilles, Santa Margherita, Bastiglia, probabilmente nei momenti in cui la sicurezza rischiava di essere compromessa, fino a quando morì, nella sua cella.
Nel corso dei secoli numerose furono le supposizioni sull’identità dell’uomo: si pensava potesse essere un figlio naturale di Luigi XIV e della Vallière, cioè il duca di Vermandois, colpevole di avere un giorno schiaffeggiato il delfino oppure il figlio adulterino di Buckingham e di Anna d’Austria oppure di questa e di Mazzarino.
L’ipotesi più gettonata, però, è sempre stata che si trattasse, come nel romanzo e nel film, del fratello gemello di Luigi XIV, che il sovrano stesso avrebbe fatto imprigionare, per evitare che potesse pretendere al suo trono. Dopo secoli di trame e ipotesi, però, non si è ancora scoperta l’identità dell’uomo soprannominato “dalla maschera di ferro“. Tutt’ora, studiosi tentano di saperne di più, accedendo a documentazioni dell’epoca, senza riuscire a venire a capo del segreto nascosto ormai da più di di 300 anni.
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