La mia ombra è tua: recensione del film di Eugenio Cappuccio
Eugenio Cappuccio firma una commedia sul conflitto generazionale grazie a una favola moderna incentrata sull'importanza dell'ascolto.
Il regista Eugenio Cappuccio firma la trasposizione cinematografica di La mia ombra è tua, romanzo di Edoardo Nesi. Fandango e Rai Cinema collaborano insieme per la produzione di un road movie in cui commedia, nostalgia, amore e scontri generazionali si intrecciano in una favola moderna. Emiliano (Giuseppe Maggio) non ha avuto una vita facile una volta uscito dall’Università: non ha un lavoro, la sua ragazza non rispetta la sua cronaca indecisione e la sua vita scorre senza particolari avvenimenti. Emiliano, come lui stesso afferma, vive all’interno di un “bozzolo”: un guscio dal quale non riesce ad uscire e che lo porta più di una volta a pentirsi delle sue indecisioni.
La mia ombra è tua: un road movie con un importante messaggio
La situazione, però, cambia completamente quando un’offerta di lavoro giunge inaspettatamente. Il suo compito sarà quello di fare da assistente al celebre scrittore Giovanni Vezzosi (Marco Giallini) e spingerlo a fargli scrivere il seguito del suo primo e unico grande successo narrativo. Emiliano perciò si vede costretto a uscire dalla sua routine composta da sicurezza e banalità per addentrarsi nel misterioso mondo dello scrittore Vezzosi, il quale dopo aver scritto il suo primo romanzo, si è ritirato in una villa in mezzo alla campagna passando le sue giornate a ubriacarsi.
Lo scontro tra i due personaggi non tarda ad arrivare: Emiliano non vede di buon occhio lo scrittore e lo addita sin dalla prima sera, sotto effetto dell’alcool, come il chiaro esempio di come la generazione precedente ha distrutto quella nuova per poi criticarla. La caratterizzazione dei personaggi, nonostante sia convincente, risulta a tratti stereotipata e generazionale. Emiliano rappresenta la rabbia della nuova generazione appartenente all’era della crisi economica che non riesce a trovare una soluzione senza puntare il dito a chi, ormai, non ha più gli strumenti per generare un cambiamento. Apparecchio ai denti, occhiali, camicie fuori moda e lessico fuori logo: Emiliano è il classico archetipo del nerd che, nonostante le enormi potenzialità, non riesce a muovere il primo passo verso il miglioramento personale.
Vecchio contro nuovo
Vezzosi, al contrario, è un uomo duro e la personificazione di alcool, sesso e letteratura. Come fosse un miscuglio tra Bukowski, Fante, Hemingway e Moody, lo scrittore protagonista di La mia ombra è tua, è tutto ciò che Emiliano non è: sicuro di sé e motivato ma senza una giusta direzione. Già dalla prima apparizione, la vecchia generazione sembra guadagnare il primo punto in uno scontro in cui le regole non sono ben chiare. Tuttavia è proprio dopo l’incontro iniziale che il film comincia ad acquisire una sua direzione. I due intraprendono un viaggio verso Milano per la presentazione del secondo libro che si rivela la manifestazione di un viaggio interiore. I due impareranno a lasciare i propri traumi alle spalle e le loro paure. Particolarmente interessante è stata la citazione a Interstellar e al concetto del tempo e dello spazio che ha avuto la duplice funzione di spiegare il rapporto tra Vezzosi e sua figlia e le paure dello scrittore e di Emiliano.
Lo scrittore è tormentato dal passato e dal suo amore perduto. Emiliano è terrorizzato dal futuro, incerto sul farsi e su come si evolverà la sua vita. Entrambi, tuttavia, riescono a imparare l’uno dall’altro lasciando un importante messaggio: non esiste una generazione più “corretta” dell’altra. Il film si rivela una piacevole commedia on the road che presenta alcune osservazioni intelligenti sul clima di incertezza per i giovani ma, al tempo stesso, pecca di una vera e propria uniformità emotiva. Molto spesso la serietà e l’introspezione dei personaggi secondari lascia spazio a una commedia non necessaria, forzata ed esagerata tipico di un film comico all’italiana. Un grande difetto che forse si sarebbe potuto evitare con un minutaggio inferiore a quello proposto.
La mia ombra è tua è disponibile nelle sale dal 29 luglio 2022.