C’era una volta il crimine: serie TV in vista? Max Bruno e Giampaolo Morelli svela citazioni e curiosità [VIDEO]
Abbiamo intervistato il regista di C’era una volta il crimine, Massimilano Bruno, insieme all'attore Giampaolo Morelli. Tra curiosità e citazioni ai grandi classici, il duo si è anche lasciato scappare una bella dichiarazione. Manterranno la parola?
Abbiamo intervistato Massimiliano Bruno e Giampaolo Morelli, regista e protagonista dell’ultimo capitolo della saga cominciata con Non ci resta che il crimine, C’era una volta il crimine, dal 10 marzo in sala prodotto da Italian International Film con Rai Cinema. Nella nostra intervista il regista ci ha raccontato di come è nato questo ultimo capitolo, degli omaggi ai grandi film del passato, della dedica a suo padre recentemente scomparso, e di come vorrebbe tornare a lavorare con Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi e Giampaolo Morelli, new entry nel cast che ci ha parlato della sua esperienza nella “banda”.
Per l’ultimo capitolo della saga Massimiliano Bruno ha scelto di mandare la banda indietro all’8 settembre 1943, giorno dell’armistizio, quando l’Italia firmò la resa incondizionata agli Alleati, ponendo fine all’alleanza con la Germania nazista di Adolf Hitler e dando inizio alla campagna d’Italia e alla Resistenza nella guerra di liberazione italiana contro il nazifascismo.
“Mi sembrava l’humus giusto per poter terminare” – ci ha spiegato il regista – “il non plus ultra dei cattivi del 900 che affrontano i nostri eroi dopo che hanno affrontato la banda della Magliana e i camorristi. Avevo poi bisogno di un momento di cambiamento dei nostri eroi che da cialtroni e vigliacchi, passassero a essere coraggiosi. Loro per sé stessi restano un po’ vigliacchi ma quando si tratta di salvare la vita di persone innocenti tirano fuori l’orgoglio e la voglia di entrare nella parte giusta della storia, diventano loro malgrado eroi”.
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Tra le new entry Giampaolo Morelli che interpreta Claudio un professore di storia chiamato a unirsi alla banda per rubare la Gioconda, salvo poi trovarsi a combattere contro i nazisti. Con Marco Giallini formano una coppia molto affiatata:
“Con Marco abbiamo anche improvvisato sempre sotto l’attenta direzione di Max” – ci ha spiegato Morelli – “questa è la sua abilità, quella di riuscire a lasciarti libero ma nello stesso tempo sempre nel range di quello che deve essere la scena. Con Giallini si è creata una particolare affinità, io l’ho sempre ammirato molto e non ci avevo mai lavorato insieme, è stata una grande scoperta umana, è stato veramente piacevole lavorare con lui”.
E sulla possibilità di far diventare la saga cinematografica una serie tv Massimiliano Bruno non ha dubbi:
“Se Morelli, Giallini e Tognazzi la fanno io faccio la serie televisiva!”
“Io ci sto!”, ha risposto Morelli.