Point Blank – Conto alla Rovescia: la spiegazione del film Netflix
La spiegazione del finale di Point Blank - Conto alla Rovescia, il film Netflix diretto da Joe Lynch con Frank Grillo, Anthony Mackie, Marcia Gay Harden, Teyonah Parris, Boris McGiver e Markice Moor.
Che cosa succede nel finale di Point Blank – Conto alla Rovescia? L’opera di Joe Lynch è un film action con un po’ di commedia che si concentra sui due protagonisti, Paul e Abe, colti mentre si dibattono tra fughe e inseguimenti, colpi di pistola e telefonate tese. I due sono costretti a lavorare fianco a fianco, facendo i conti con la polizia venduta; la pellicola lavora sulla rappresentazione del male che si annida in ogni parte della società: ci sono i criminali, i poliziotti corrotti, coloro che si devono inventare delinquenti per salvare chi amano. Lungo tutto Point Blank lo spettatore entra in questa corsa contro il tempo, che poi tanto forsennata non è, per scoprire che alla fine tutto si scioglie nel miglior modo possibile.
Point Blank – Conto alla Rovescia: gli eventi come in una spirale portano ad un finale esile
Si scopre che Abe è solo un piccolo malvivente incastrato dalla tenente Lewis, interpretata da Marcia Gay Harden, si capisce che lui non ha ucciso il procuratore locale (lo spettatore all’inizio vede scappare Abe dalla finestra dopo che presumibilmente ha compiuto un atto criminoso), si comprende che la colpevole di ogni cosa è proprio la tenente, personaggio ambiguo e crudele. A poco a poco gli eventi come in una spirale conducono alla tenente Lewis che si trova in una stazione di polizia con Abe con cui si sta scontrando a causa di ciò che è accaduto prima. L’uomo potrebbe ucciderla invece la tramortisce, lasciandole una pistola per invitarla a “finirsi” da sola; in un’altra stanza Paul si è ritrovato con la moglie Taryn che ovviamente sta per partorire proprio in questo momento, mentre la polizia sta facendo irruzione.
Abe prende il video in cui si vede la tenente uccidere il suo collega e lo dà ad una tv locale in modo che tutti sappiano la verità e, nel frattempo, Paul assiste la moglie che dà alla luce un bambino sano. Point Blank sembra fiaccamente dimostrare, proprio nel finale, che sono loro ad essere il lato buono di questa società mentre la polizia è pronta a vendere, comprare, mettere da parte la sua divisa e i suoi valori pur di barcamenarsi nella vita.
Point Blank – Conto alla Rovescia: un finale che fa capire che nulla (più o meno) è cambiato nella vita dei personaggi
Passano mesi da quelle ore convulse e lo spettatore si trova di fronte a ciò che quella storia generato: Paul e Taryn festeggiano il compleanno del loro primo figlio, tutto è tornato alla normalità, nessuno dei due sembra portare su di sé i segni dell’accaduto. L’uomo gioca ai videogiochi con il piccolo, proprio come ogni padre e nel frattempo Taryn prepara la torta e la tavolo per dare inizio alla festa.
Paul scrive un messaggio e il destinatario è proprio Abe e quelle parole “segrete” servono per informare il carnefice/”amico” che hanno deciso di dare al primogenito il nome Matty, come il fratello minore, morto sul campo, di Abe. Chiaramente il delinquente è riuscito a fuggire e a sparire nel nulla, un veicolo alle sue spalle fa capire che neppure la sua vita è cambiata. La parola d’ordine per lui è fuggire e lo sarà per sempre.
Point Blank – Conto alla Rovescia: un lieto fine che non aggiunge nulla ad un film che non convince
Point Blank– Conto alla Rovescia è un film che non convince e non coinvolge e lo fa ancor meno con un finale fin troppo conciliatorio che non aggiunge e non toglie nulla ad un film che fa acqua da più di qualche parte. Poco o nulla è cambiato nell’esistenza di quei tre personaggi: Paul e Taryn avrebbero avuto il figlio anche senza quel “conto alla rovescia” a cui hanno partecipato, Abe avrebbe continuato a fuggire per scappare dal “nemico” di turno; discrimine delle loro vite è la morte di Mateo che appunto rende “solo” il fratello maggiore e dall’altra parte dà il nome alla creatura.
Point Blank – Conto alla Rovescia è una pellicola senza lode e senza infamia il cui finale annacqua le poche cose positive che in essa ci sono.