Rooney Mara e Joaquin Phoenix: una storia di amore e film
I due attori avranno un bambino o una bambina nell’estate di quest’anno. Un lieto evento che suggella un’unione discreta tra due insospettabili anime gemelle.
Tra loro non è andata come tra Catherine e Theodore, la coppia infelicemente separata in Her cui prestavano lacrime e ferite nel 2013. Del futuro nulla si può sapere, ma il presente, per Rooney Mara e Joaquin Phoenix sembra assai lontano da quegli scenari di profonda incomunicabilità e desolante solitudine. Proprio sul set del film, tra sci-fi, distopia e ritratto spietato delle nostre aride vide affettive, i due si sono incontrati per la prima volta, anche se allora erano entrambi legati ad altre persone e apparentemente nessun colpo di fulmine dirottò i loro destini facendoli convergere. Anche se – e Joaquin Phoenix lo ha confessato in un’intervista a Vanity Fair Usa dello scorso inverno – Rooney Mara è la stata la prima e sola collega che l’attore abbia googlato in vita sua in cerca di foto e informazioni. Qualcosa, almeno per lui, era già scattato.
Joaquin Phoenix e Rooney Mara in attesa del primo figlio?
È di ieri, a sorpresa, la notizia dell’arrivo del primo figlio dei due attori, arrivo previsto per agosto. La gravidanza, in stato già avanzato, è stata mantenuta nel riserbo più totale fino ad ora, salvo qualche indiscrezione emersa spontaneamente di fronte ad alcune foto recenti che mostrano l’attrice appesantita e letteralmente sprofondata in felpe troppo extralarge per essere indossate solo per vezzo. La fonte che riporta la notizia come ufficiale è tra l’altro PageSix, lo stesso sito d’informazione che, nel gennaio 2017, aveva raccontato per primo la nascita dell’amore tra i due attori, paparazzati mentre lasciavano insieme una Spa in Desert Hot Springs, California.
Joaquin Phoenix e Rooney Mara: l’amore arriva sul secondo set
Allora saperli innamorati destò un sentimento di stupore: lei, ancora ufficialmente legata al regista Charlie McDowell, con cui aveva una relazione da molti anni, appartiene, per parte di madre e di padre, a due tra le famiglie più influenti e ricche d’America, è cresciuta tra gli agi e i privilegi sociali; lui, segnato da un’infanzia girovaga e un’educazione alternativa, ha un vissuto del tutto diverso, caratterizzato da lutti famigliari (la morte per overdose del fratello River, consumatasi davanti ai suoi occhi quando aveva diciannove anni), da ombre infantili (i genitori di Joaquin, quando i cinque figli erano piccoli, avevano aderito ad una controversa setta religiosa e vivevano in povertà osservandone i dettami di dubbia integrità), da problemi di dipendenza (soprattutto da alcol), dalla fama di essere un artista intransigente e selettivo, pieno di respingenti stranezze caratteriali.
Lei chic, lui scapigliato; lei gotica, lui hippie; lei altera, lui, in fondo, goffamente espansivo; lei trentenne, lui quarantenne (e gli americani, rispetto ai gap anagrafici, si scandalizzano facilmente). Insomma, sembrava avessero poco da spartire, se non una predisposizione per il cinema indie, la poca disponibilità ad accettare i compromessi della fama, la scarsa propensione ad evasioni ciarliere, facili sentimentalismi, parole svuotate di senso, vacuo presenzialismo.
Joaquin Phoenix e Rooney Mara: i film che li hanno visti protagonisti insieme
La loro storia ha fin da subito appassionato perché è, in fondo, la storia di due ‘weirdos’ solitari, di due adorabili strambi, ciascuno a suo modo, che, secondo tempistiche imperscrutabili, alla fine si sono trovati. Non è successo subito, sul set di Her dove appunto si erano conosciuti, ma, la seconda volta sì, a distanza di qualche anno, tra agosto e settembre del 2016, quando hanno girato tra Matera e la Sicilia, Mary Magdalene, il film dell’australiano Garth Davis (Lion), opera che intende riabilitare la figura di Maria Maddalena dalle rappresentazioni clericali tradizionali secondo cui sarebbe stata una prostituta, restituendole centralità e rendendola complice del rivoluzionario messaggio d’amore di Gesù. Il film, che ha affrontato numerose traversie distributive, è interpretato proprio da Joaquin Phoenix e Rooney Mara nelle parti dei protagonisti, Gesù e Maria Maddalena. Leggendaria è la foto che immortala lei mentre fuma, durante una pausa, ai piedi della croce a cui lui è legato. A pochi mesi dalle fine delle riprese, i due attori, nel frattempo divenuti coppia nella vita, si sono riuniti professionalmente sul set dell’ultimo film di Gus Van Sant (regista con cui Phoenix aveva lavorato più di vent’anni prima, nel 1995, in To Die For): si tratta di Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot, biopic dedicato al vignettista tetraplegico e alcolista John Callahan. Nel lungometraggio, presentato al Festival di Berlino del 2018, Rooney Mara è Annu, fisioterapista svedese con cui Callahan ha una relazione d’amore, una figura femminile idealizzata, sospesa tra sogno e realtà.
Joaquin Phoenix: una storia d’amore tra due adorabili outsiders
L’ultima collaborazione risale, invece, a due anni fa, quando hanno prestato le loro voci per narrare gli orrori dello sfruttamento animale nel documentario prodotto dallo stesso Phoenix Dominion: i due, entrambi vegani, sono da anni attivisti in prima linea per la causa animalista. Dalla fine delle riprese di Don’t Worry, Rooney Mara si è dedicata molto meno al cinema (dopo anni di pausa è tornata solo recentemente, per Guillermo del Toro, sul set di un film di prossima uscita dal titolo Nightmare Alley) e quasi esclusivamente alla sua attività di stilista: con due amiche, a inizio 2018, ha infatti fondato una casa di moda cruelty-free dal nome Hiraeth (in gaelico, “nostalgia”).
La carriera cinematografica di Joaquin Phoenix ha, invece, raggiunto proprio negli anni del suo legame con Rooney la consacrazione che mancava, prima con l’inaspettato Premio a Cannes nel maggio 2017 come miglior attore in A Beautiful Day di Lynne Ramsay e poi, lo scorso febbraio, con la vittoria agli Oscar per la sua interpretazione di Joker nell’omonimo film di Todd Phillips. Un mese prima di stringere la statuetta più ambita tra le mani, Phoenix aveva ricevuto il People’s Choice Award al Festival del cinema di Toronto e, in quell’occasione, il suo discorso di ringraziamento aveva suscitato moti di tenerezza tra il pubblico. Il passaggio più romantico, anche se romantico in un modo tutto suo, era per Rooney: «da qualche parte nella sala qui, non so dove, c’è un drago sudicio e voglio che quel drago ripieghi le sue ali, spieghi un lenzuolo e dorma per sempre accanto a me». Il riferimento al drago deriva da uno dei ruoli più noti interpretati da Rooney Mara, la Lispeth Salander di The Girl with the Dragon Tattoo. Il resto non c’è bisogno di spiegarlo.