Gabriele Salvatores parla di Comedians: “La comicità è una cosa seria”
Il regista premiato con l’Oscar traspone al cinema un suo spettacolo teatrale del 1985 tratto da un testo di Trevor Griffiths.
“Rileggendo il testo dopo tanti anni si è rivelato molto più attuale di quello che pensavo”, ha dichiarato Gabriele Salvatores durante la conferenza stampa di presentazione di Comedians, la trasposizione cinematografica di un suo spettacolo che negli anni ’80, aveva messo in scena a Milano al Teatro dell’Elfo con comici all’epoca alle prime armi come Claudio Bisio, Paolo Rossi, Antonio Catania e Silvio Orlando, a sua volta tratto da un’opera di Trevor Griffiths. Oggi il film esce nelle sale il 10 giugno 2021, prodotto da Indiana Productions con Rai Cinema, con protagonisti Natalino Balasso, Christian De Sica, Ale e Franz e Giulio Pranno.
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“Il politicamente corretto può essere rischioso”
“Dopo 30 anni ho scoperto quello che i Pink Floyd chiamerebbero The Dark Side of the Moon di questo testo – ha spiegato il regista – cioè la parte più ponderosa, più riflessiva, a volte anche più malinconica perché questa questi personaggi sono una piccola umanità che deve giorno per giorno fare i conti con la vita. I protagonisti sognano una visibilità che è molto difficile da avere”.
In Comedians, infatti, sei aspiranti comici stanno per affrontare la serata che potrebbe cambiare per sempre le loro vite e risollevarli dalla mediocrità e anche dalla povertà: al termine del corso serale tenuto dal loro maestro Eddi Barni dovranno, infatti esibirsi per la prima volta in un club. Tra il pubblico c’è anche Bernardo Celli (Christian De Sica), un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo di successo.
Inevitabile affrontare con il regista il tema spinoso del politicamente corretto nella comicità, argomento che scatena ormai grandi dibattiti:
“Il politicamente corretto se usato in una certa maniera è rischioso – ha continuato Gabriele Salvatores – parlando di cinema porta a premiare per forza un film che rispetta determinati parametri. È una questione di equilibrio, guardate cosa sta succedendo con il Me too, un’istanza giusta che sta diventando certe volte ridicola, sento delle cose che accadono negli Stati Uniti davvero assurde. La comicità è una cosa molto seria”.
Christian De Sica: “Gabriele Salvatores può raccontare il presente”
“Il comico non ha limiti, la comicità è anche quello – è intervenuto Christian De Sica – Alberto Sordi in Piccola Posta suonava il silofono sulla testa delle vecchie, pensa farlo adesso!”
E sulla sua prima esperienza con Gabriele Salvatores l’attore ha dichiarato:
“È come un papà, una mamma, c’è molta leggerezza e gentilezza quando si lavora con lui, un attore si sente molto tranquillo tra le sue mani. Questo film dimostra quanto coraggio abbia ancora, nonostante l’Oscar vinto lui fa un film così difficile, si mette alla prova e lo fa uscire il 10 giugno dopo il Covid, è un passo importante per il pubblico e gli esercenti. Gabriele Salvatores sa interpretare il presente. Per esempio, Luchino Visconti disse a mio padre: ‘Vittorio noi ormai siamo chiusi nelle nostre case e non siamo più in mezzo alla strada, quindi tu non puoi più fare Ladri di biciclette, io non posso più fare La terra trema, quindi ti consiglio di fare Il giardino dei Finzi-Contini e io faccio Morte a Venezia’. Invece Salvatores sta in mezzo alla strada e può raccontare il presente”.