Miriam Leone e il bullismo per le sopracciglia alla Elio e le storie tese: la risposta del gruppo è esilarante
Il commento dei musicisti ha strappato parecchie risate
Miriam Leone ha confessato in un’intervista che al liceo la prendevano in giro per le sopracciglia alla Elio e le storie tese. La risposta (esilarante!) della band non si è fatta attendere
Il bullismo è una piaga difficile da estirpare. Anche personaggi dello spettacolo oggi amatissimi hanno vissuto sulla propria pelle i problemi che possono sortire le vessazioni e le umiliazioni dei compagni di classe. Ne ha sofferto (pensate un po’) pure una ex Miss Italia, Miriam Leone.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’attrice ha confessato di essere stata presa in giro negli anni in cui andava a scuola. E il motivo è ancor più incredibile, trattandosi dell’aspetto fisico. Ma cosa “non andava” della splendida interprete, secondo chi le dava fastidio? Le folte sopracciglia. Al liceo le dicevano che era Elio delle Storie Tese.
Il racconto ha, ovviamente, provocato dispiacere nei fan e non solo. In tanti si saranno rispecchiati nelle parole di Miriam Leone. Eppure, mica è vietato riderci su. Anzi, si tratta del modo migliore per esorcizzare i fantasmi del passato.
Così la replica dei musicisti su Instagram è stata fulminante, facendo scattare subito l’ilarità del popolo della rete. In un intervento sulla popolare piattaforma fotografica hanno chiesto – divertiti – cosa dovrebbero dire loro, che venivano chiamati “i Miriam”.
La battuta spiritosa ha strappato parecchie risate ai follower della band milanese, che ha iniziato a replicare con una miriade di commenti. Miriam Leone, raccontando di non comprendere perché mai la gente la trovi bella, aveva parlato pure degli insulti sui social. Oggi regge il gioco, lo reputa addirittura divertente perché ha un’età, è una donna matura e consapevole di sé stessa.
Del resto, perché offendersi se la insulta un emerito sconosciuto? Puntare il dito contro il prossimo è facile: chiacchiere da bar, il cui valore è zero. Tuttavia, il discorso cambia notevolmente nel caso dei giovanissimi. Pertanto, auspica in un’importazione accettazione della diversità. Lei – ha concluso – ci ha messo una vita ad accettare il suo viso.