Ender’s Game: ecco cos’ha dovuto fare Harrison Ford per salvare il film dopo le dichiarazioni contro le unioni gay
Harrison Ford e il tentativo di boicottaggio di Ender's Game
Harrison Ford, attore interprete nel film Ender’s Game del colonnello Hyrum Graff, ha lottato a lungo, insieme al regista Gavin Hood, per fermare il boicottaggio della pellicola in seguito alle dichiarazioni fatte da Orson Scott Card. Autore del romanzo dal quale è tratto Ender’s Game, e produttore del film, Card si è espresso duramente sulle unioni gay, causando polemiche e proteste e portando gli attivisti ad accanirsi contro il film. Harrison Ford che ha definito Ender’s Game come “un atto di immaginazione” quindi un’opera di fantasia, insieme a Hood, ha montato una solida difesa del film dichiarando, durante un evento promozionale, che non c’è assolutamente nessun elemento che suggerisca che le opinioni di Card siano rilevanti per gli eventi narrati in Ender’s Game. “Il film non affronta nessuna di queste questioni“, ha affermato. “È stato scritto 28 anni fa, quando non si poteva prevedere la diffusione di Internet né la guerra dei droni… Non c’è niente nel film o nel libro che parli delle attuali tendenze o pregiudizi dell’autore. Tutti noi abbiamo a cuore gli aspetti positivi della storia che raccontiamo“.
Harrison Ford e Gavin Hood a difesa di Ender’s Game
Orson Scott Card, fino a poco tempo fa era un membro del consiglio della National Organization for Marriage, un gruppo di persone contro i matrimoni omosessuali, e si dice anche che nell’agosto del 2013 abbia scritto un saggio di 3.000 parole nel quale paragonava Obama a Hitler. Il fatto che si sia rivelato un’imbarazzante problema per la produzione non è quindi così difficile da capire. Ender’s Game, pubblicato per la prima volta come racconto nel 1977, è diventato un noto e apprezzato romanzo nel 1985; racconta la storia di un giovane cadetto di una scuola di addestramento in un’epoca del futuro, che ha l’obiettivo di guidare la lotta dell’umanità contro una razza aliena di formiche giganti, chiamata Formic. Ha vinto i premi Nebula e Hugo ed è stato aggiunto alla lista di letture ufficiali della marina statunitense. Nel film sono presenti un giovanissimo Asa Butterfield che interpreta il ruolo principale, insieme a Ben Kingsley, Abigail Breslin, Hailee Seinfeld, Viola Davis e molti altri.
Nello stesso evento promozionale, anche il regista Gavin Hood si è espresso riguardo alla posizione di Card e al fatto che questa non dovrebbe influenzare la visione del film. “Io e Orson Scott Card abbiamo opinioni molto diverse sulla questione dei matrimoni gay e dei diritti degli omosessuali“, ha chiarito come prima cosa. “È stato un vero dilemma per me: io adoro il libro Ender’s Game, ho sempre pensato che fosse incentrato sulla tolleranza e sulla comprensione. Quando ho letto il romanzo per la prima volta ricordo di essermi commosso. È una storia che parla ai giovani, che ci ha permesso di esprimere temi come la compassione, la diplomazia e, soprattutto, la tolleranza. Ma si tratta anche di un film sulla guerra dei droni, sul modo in cui la fantasia e la realtà si fondono insieme, di come la gente si nasconde dietro lo schermo di un computer, e di quanto i giovani vengano sedotti dalla guerra. Non è facile per me conciliare questo con le sue opinioni chiaramente contrarie alle mie. Però al tempo stesso mi chiedo: non avrei dovuto fare il film a causa delle sue opinioni? Stiamo avendo questa conversazione proprio perché i temi del libro sono in contrasto con le sue idee attuali. Sono orgoglioso del film, e non voglio perdere l’amore che ho per il libro. Basti pensare che adoriamo la musica di Richard Wagner, ma sappiamo che era un profondo antisemita. Io amo Braveheart, ma non mi piace ciò che ha detto Mel Gibson sugli ebrei. Arte e artisti spesso possono divergere“.