Avete visto la madre di Audrey Hepburn? Un segreto rivela il motivo per cui l’attrice si vergognava molto di lei
Audrey Hepburn si vergognava molto della madre e fino alla fine dei suoi giorni mantenne un segreto.
Sullo schermo, il grande schermo, la vita di Audrey Hepburn è spesso sembrata una favola. Ma oltre la magia del cinema si celava un passato tormentato, dettato dalle esperienze provate durante la Seconda guerra mondiale.
Audrey Hepburn non accettò mai le idee politiche iniziali della madre
La baronessa Ella van Heemstra, mamma di Audrey Hepburn, provava delle simpatie politiche per il nazismo, descritte in maniera minuziosa tra le pagine della biografia Dutch Girl di Robert Matzen. L’attrice temeva che l’ideologia di Ella ne avrebbe stroncato la carriera, ma comunque le due rimasero legate.
La mamma di Audrey Hepburn aveva incontrato Adolf Hitler nel 1935 e lo descrisse come una “personalità molto affascinante” in un giornale fascista britannico. Conservò una fotografia incorniciata di sé scattata nel quartier generale del Fuhrer a Monaco quel giorno.
Dopo l’invasione dell’Olanda da parte dello Stato tedesco, Ella mantenne rapporti cordiali con gli ufficiali nazisti, poiché lo considerava il modo migliore per tenere la propria famiglia al sicuro. Per un certo periodo ha addirittura frequentato un membro delle forze germaniche.
Audrey Hepburn non sposava le opinioni della madre. La protagonista di Colazione da Tiffany sopravvisse con fatica ai cinque anni di occupazione tedesca dei Paesi Bassi. Mise la sua incolumità in pericolo per la Resistenza olandese, contribuendo attivamente a piccole mansioni quali la consegna di volantini e giornali. Inoltre, la famiglia della futura artista nascose un paracadutista britannico nella cantina di casa, a seguito della devastante battaglia di Arnhem.
Attraverso gli archivi della polizia segreta, documenti riservati e interviste ad alcune persone che ben conoscevano gli Hepburn, Matzen giunge alla conclusione che la madre di Audrey Hepburn, alla pari di certi aristocratici negli anni Trenta, si era innamorata del nazionalismo di Hitler e delle promesse di prosperità economiche. Cambiò radicalmente idea quando il cognato, Otto van Limburg Stirum, venne ucciso dal regime in quanto non lo approvava e diversi amici ebrei furono spediti nei campi di concentramento. Da lì appoggiò la Resistenza olandese. Tuttavia, Audrey non ne accettò mai la prima affiliazione e non lo raccontò mai.