Notting Hill: la colonna sonora del film con Julia Roberts e con Hugh Grant
Una delle particolarità di Notting Hill è la sua colonna sonora, ripercorriamo i migliori brani che troviamo nel film con Hugh Grant e Julia Roberts
Anna Scott (Julia Roberts) è una star del cinema; William Thacker (Hugh Grant) è proprietario di un negozio di libri di viaggio. Si incontrano un giorno, all’improvviso, per caso: l’arrivo di Anna nel piccolo negozio è come un fulmine a ciel sereno, un sogno che si realizza. Questo racconta Notting Hill (1999), il film di Roger Michell, che è una classica commedia sentimentale, quelle che fanno sognare gli spettatori di tutto il mondo.
L’amore non è una “materia” decifrabile, parla con parole misteriose, si muove, scivola tra le dita, non segue uno schema fisso, è inarginabile. Il film con Julia Roberts e Hugh Grant dimostra ancora di più ciò, disseminato da imprevisti di vario tipo – coinquilini che non si segnano i messaggi telefonici, fotografi indiscreti, fidanzati che arrivano dall’America -, costruito come una montagna russa -, prima sono vicini, poi si allontanano, poi di nuovo vicini e così via fino al coronamento del loro amore. Notting Hill ha conquistato il pubblico grazie ad una storia da Cenerentola al contrario, qui è William Thacker, l’anatroccolo che diventa principe, grazie a due interpreti molti amati dal pubblico (Roberts e Grant), grazie ad una colonna sonora coinvolgente, romantica che fa eco alla storia, la accompagna e ne spiega i taciuti sentimenti.
Notting Hill: una colonna sonora che racconta una donna speciale
Fin dai titoli di testa si comprende che Anna è un sogno, speciale, una donna che sconvolge gli equilibri; è la canzone di Elis Costello, She, a creare questa immagine non terrena, a dare alla figura femminile tale aura. Le parole e la voce calda del cantante ci conducono per mano, ci fanno conoscere una dea scesa in terra (“She may be the mirror of my dreams”) che è tutto e ancor di più e per estensione ci consegnano l’idea di un uomo qualunque che si perde completamente nello sguardo, nel sorriso, nel profumo di una creatura che tracima spazio e tempo ma che potrebbe comunque essere l’amore della vita (“She may be the love that cannot hope to last”).
In quei titoli il gioco è ancora più forte perché la Roberts interpreta se stessa, una delle stelle del cinema americano e usa questo per rendere ancora più credibile il suo ruolo: Anna/Julia cammina sui red carpet, saluta il pubblico, veste i panni di innumerevoli personaggi attirando e calamitando sempre l’attenzione su di sé. Non c’è ancora William che è “riposto” nella triste e quotidiana realtà mentre Anna fa parte di un altro universo: il testo della canzone che non a caso si intitola She, rappresenta una figura femminile che dà senso fino a diventare misura di ogni cosa, addirittura della vita stessa dell’uomo che la ama incondizionatamente (“And where she goes I’ve got to be/The meaning of my life is”).
Notting Hill: una canzone che ricorda un idillio
Tutto Notting Hill si concentra sull’idea che i sogni possono diventare realtà, ma soprattutto lungo la pellicola si fa strada la certezza che Anna e William sono fatti per stare insieme, non fanno parte di due mondi inconciliabili, sono destinati a camminare l’uno affianco all’altra. Se infatti all’inizio del film la donna appare come in una bolla, completamente staccata dal resto del mondo, poi rompe l’incantesimo e scende fra i comuni mortali (lei dice infatti “sono solo una semplice ragazza che sta di fronte ad un ragazzo e gli sta chiedendo di amarla”) e lo spettatore vede solo due giovani che si stanno innamorando ma sono molto spaventati.
Il punto di svolta avviene quando Anna partecipa alla festa di compleanno della sorella del libraio, qui si comporta, nonostante tutto, come una donna qualsiasi, dopo la cena i due fanno una passeggiata finalmente da soli. Anna e William entrano in un giardino e questa è una delle scene più famose del film e a sostenere la nascita di un amore c’è la romantica canzone di Ronan Keating, When you say nothing at all.
Di notte, in un giardino, trasportati dall’atmosfera da sogno, i due si baciano e questo luogo diventa fondamentale per il film e infatti la canzone di Keating diventa hit del momento e porta con sé tutto il successo e il senso di Notting Hill. Il sogno per William finirà presto però, infatti dopo l’idillio tutto si rompe: nella stanza d’albergo di lei l’attende il fidanzato. Will cade dall’Olimpo e torna crudelmente ad essere quel libraio che con il dipendente divide, perché costa troppo, un’aranciata. Thacker viene umiliato dal rivale che non immagina chi lui sia e per salvare il salvabile giustifica la sua presenza lì dicendo di essere solo un cameriere che prima di staccare ha preso l’ultimo ordine.
Notting Hill: il dolore di un amore che sembra finito
La colonna aiuta di nuovo la trama dopo l’ultimo distacco tra la star e il londinese. I mesi passano e la sua tristezza è sempre presente ma fa finta di niente, dice agli amici che la storia è conclusa. I giorni e i mesi trascorrono e William comincia, almeno apparentemente, ad abituarsi a vivere senza di lei, a rivederla passare sulle gigantografie degli autobus e nulla più. Ain’t No Sunshine – nella versione dei Lighthouse Family – accompagna la camminata del librario, mentre su di lui si abbatte la pioggia, la neve e torna a splendere il sole. La canzone però racconta della vera emotività del giovane che sì, continua a vivere, ma le dolorose note della musica svelano il suo vero sentire, Ain’t No Sunshine appunto.
Nel finale ricompare la canzone She ma con un significato completamente diverso. Will, come nelle migliori commedie d’amore, si rende conto di aver sbagliato a rifiutare la donna e di dover fare un gesto eclatante per riprenderla. Durante l’ultima conferenza stampa in Inghilterra della star, il ragazzo, assieme agli amici, irrompe nella sala e dichiara il suo amore a Anna, fingendo di nuovo di essere redattore per Cavalli e Segugi; i due finalmente possono essere felici insieme. Mentre si guardano – attorniati da fotografi, giornalisti, che scattano e chiedono, sorridono – e She sostiene la loro complicità e si chiudono, entrambi questa volta, in una bolla lontana dal mondo. Alla fine non c’è più Anna, ma ci sono lei e Will che partecipano alle prime, siedono l’uno accanto all’altra nel “loro” giardino. Con questa colonna sonora, con questa canzone e con questo finale Notting Hill celebra l’incontro di due anime destinate a stare insieme e a guardare il futuro dalla stessa angolazione.