Adolescence fa “propaganda anti-bianchi”? Il creatore della serie Netflix risponde all’assurda accusa di Elon Musk
Jack Thorne risponde alle accuse secondo cui Adolescence fa "propaganda anti-bianchi".
Non ci sono più dubbi: Adolescence è la serie del momento. La miniserie sta frantumando record su Netflix ed è ancora saldamente al primo posto in oltre 70 Paesi. Tuttavia, negli ultimi giorni ha attirato ulteriore attenzione a causa di una controversia nata in parte dalla diffusione di disinformazione amplificata da Elon Musk.

Jack Thorne, co-creatore della serie insieme a Stephen Graham, è intervenuto per chiarire la situazione e contrastare la politicizzazione del fenomeno. Tutto è iniziato con un post su Twitter in cui si sosteneva, erroneamente, che il protagonista fosse stato originariamente concepito come un bambino di colore e che la serie fosse “propaganda anti-bianchi”. Musk ha condiviso questo messaggio sul suo social network, contribuendo alla rapida diffusione della notizia, sebbene fosse priva di fondamento.
Thorne ha definito “assurde” anche altre insinuazioni, come l’idea che i crimini con coltello nel Regno Unito “siano commessi solo da bambini neri”, dichiarandolo apertamente durante il podcast The News Agents. Inoltre, ha sottolineato che la questione razziale non è centrale in Adolescence. “Non stiamo parlando di razza. Stiamo parlando di mascolinità. Stiamo cercando di affrontare un problema. Non stiamo dicendo che sia una cosa o l’altra. Stiamo dicendo che questi sono ragazzi”, ha precisato.
Nonostante le spiegazioni, è inevitabile che alcuni cerchino di strumentalizzare il successo della serie per alimentare dibattiti ideologici. Con un’opera di grande impatto come Adolescence, che tratta temi delicati e attuali, il rischio di controversie è sempre dietro l’angolo.
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