Agent Carter: lo sceneggiatore Jose Molina su un possibile revival di Netflix
Joe Molina esclude la possibilità di un revival di Agent Carter su Netflix, a causa di alcune diversità rispetto agli altri show Marvel in onda su Netflix.
Jose Molina, uno dei produttori e sceneggiatori di Agent Carter, ha parlato di come sarebbe stata un eventuale terza stagione e della possibilità di avere un revival Netflix
Tra l’avere un ruolo d’impatto nei film di Captain America e essere protagonista della propria serie Agent Carter, la Peggy Carter di Hayley Atwell è stata particolarmente presente nel Marvel Cinematic Universe. Non sorprende, dunque, il fatto che molti fan continuino a chiedere altre stagioni dello show, in modo da risolvere il cliffhanger con cui sono stati lasciati alla fine della Stagione 2.
Ma, mentre la possibilità di un revival sembra sempre meno possibile, uno dei produttori e sceneggiatori dello show, ha parlato della direzione che avrebbe potuto prendere la storia nel corso della terza stagione. “Se la memoria mi aiuta, la prima spinta sarebbe dovuta venire dall’indagine del tentato assassinio di Jack Thompson” ha rivelato Jose Molina a Den of Geek, prima di spiegare che lo show avrebbe introdotto qualcuno di molto vicino a Peggy. “Speravamo (presupponendo di permettercelo) che la storia ci avrebbe portato a Londra, dove avremmo scoperto che il defunto fratello di Peggy, Michael, non solo non era morto, ma era coinvolto in traffici atroci e supermalvagi“.
Agent Carter: Marvel TV chiede “trovateci una rete!”
Molina ha continuato dicendo che, secondo la sua modesta opinione, il tono e lo stile della serie non andrebbero d’accordo con Netflix: “Sarebbe bello pensare che Netflix (la casa di così tanti show targati Marvel) possa far risuscitare la serie, ma tutti i suoi show condividono un universo comune e una timeline che Agent Carter non può condividere anche volendo. Dal punto di vista creativo, inoltre, questi show tendono a essere molto dark, mentre Agent Carter non ha una componente minacciosa e dark nel suo DNA“.