American Gods, Neil Gaiman rassicura i fan: “Non è ancora finita”
Dopo la cancellazione il creatore di American Gods ha assicurato che ci sarà dell'altro...
Il creatore di American Gods sulla cancellazione della serie: “Decisamente non è ancora morta”
Starz ha cancellato la serie American Gods dopo tre stagioni. La già travagliata produzione della serie si interrompe quindi sul finire della sua terza stagione, ma il suo creatore Neil Gaiman ha qualcosa da dire in merito. Già la scorsa volta Deadline aveva riportato che nell’aria c’era un’idea per continuare la storia: un film per la TV. Ora Gaiman rassicura i fan sul fatto che la storia “andrà avanti” e che la serie “decisamente non è ancora morta”.
“In questo momento stiamo solo aspettando di vedere quale sarà la strada migliore da percorrere” ha scritto Gaiman in un posto sui social, in cui ha ringraziato tutto il team che ha lavorato alla serie.
It’s definitely not dead. I’m grateful to the team at @Starz for the American Gods journey so far. Fremantle (who make AG) are committed to finishing the story that began in episode 1, and right now we’re all just waiting to see which way forward is best, and who it’ll be with. https://t.co/Yw90PvIvGf
— Neil Gaiman (@neilhimself) March 31, 2021
“Tutti in STARZ sono grati al cast e alla troupe, e ai nostri partner di Fremantle, che hanno dato vita alla storia dell’autore e produttore esecutivo Neil Gaiman, una storia che parla del clima culturale del nostro paese”, ha detto un portavoce del network al momento della cancellazione di American Gods.
Sviluppato per la TV da Bryan Fuller e Michael Green, American Gods ha visto quasi tanto dramma dietro la telecamera quanto davanti ad esse dalla sua premiere nel 2017, con il cast originale che includeva: Whittle, McShane, Orlando Jones, Emily Browning, Yetide Badaki, Bruce Langley, Crispin Glover, Kahyun Kim, Omid Abtahi, Mousa Kraish e Pablo Schreiber. Fuller e Green hanno lasciato la serie durante la pre-produzione della seconda stagione, sostituiti da Jesse Alexander e, in misura minore, da Gaiman, in quello che è diventato un anno molto problematico per la serie, rimandata più volte. Schreiber, Kraish e Jones hanno abbandonato definitivamente il progetto prima della terza stagione.