Arrow – Stephen Amell parla dell’impatto di Deathstroke nel DC Extended Universe
Dopo il buon successo di Suicide Squad, gli irriducibili fan DC sono in trepidante attesa per l’evoluzione del DC Extended Universe. Come ben sappiamo, i prossimi film a vedere la luce saranno Wonder Woman e Justice League. Recentemente, anche Ben Affleck ha mandato i fan in delirio dopo aver caricato un test footage su Slade Wilson alias Deathstroke. Se il personaggio dovesse apparire al cinema, potrebbe incidere sulla sua timeline in Arrow? Come ricordiamo, infatti, il personaggio è già stato interpretato da Manu Bennet nella seconda stagione della serie.
Secondo Stephen Amell i timori su Deathstroke sono infondati
Al Salt Lake City Comic Con, all’attore è stato chiesto se l’inclusione di Deathstroke nel DCEU comprometterebbe il personaggio in Arrow. Stephen Amell ha risposto: “Non è così che funziona. Diane Nelson e Geoff Johns – che lavorano al dipartimento televisivo della Warner Bros. – cercano di creare il meglio per i fan. Solo perché possa o non possa esserci Deathstroke nel DC Extended Universe, ciò non significa che il personaggio interpretato da Manu Bennett non possa esistere nel nostro show”.
La quinta stagione di Arrow debutterà su The CW il prossimo 5 ottobre
Deathstroke si pone come uno dei più grandi cattivi della serie. Ha iniziato come alleato di Oliver Queen per poi passare al lato oscuro. Dopo aver lavorato come mercenario per cinque anni, Slade Wilson si è recato a Starling City, avendo scoperto del ritorno di Oliver Queen. Attualmente, Deathstroke è rinchiuso in un impianto A.R.G.U.S., ma il personaggio potrebbe non essere tenuto lì ancora per molto tempo. Se il personaggio dovesse tornare, Manu Bennett potrebbe, però, non riprendere il ruolo. L’attore aveva dichiarato che secondo lui lo show aveva presto una direzione sbagliata. Stephen Amell ha infine sottolineato l’importanza del DCEU sia al cinema che in tv: “Non ci sono combattimenti. Non si tratta di una guerra tra due fazioni. È tutto uno sforzo di collaborazione e, nel grande schema delle cose, penso che l’universo televisivo sia realizzato nel migliore dei modi.”