Baby Reindeer: Netflix difende il creatore della serie dopo l’accusa da 170 milioni di dollari
Nonostante la controversia, Baby Reindeer ha riscosso un ampio successo
Richard Gadd, creatore e attore protagonista della serie Baby Reindeer, è all’interno di una causa per diffamazione da 170 milioni di dollari intentata da una donna scozzese, Fiona Harvey, che si è riconosciuta in uno dei personaggi della serie.
Cosa è successo dopo l’uscita di Baby Reindeer?
Durante la conferenza della Royal Television Society di Londra, Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, ha difeso con fermezza sia la serie che il suo creatore. Sarandos ha sottolineato come l’obiettivo della piattaforma sia quello di permettere ai narratori di raccontare le proprie storie e ha espresso orgoglio per il lavoro di Gadd. In risposta alle domande relative alla causa legale, Sarandos ha chiarito che la serie non dovrebbe essere considerata un documentario, bensì una drammatizzazione basata su fatti reali e filtrata attraverso la visione artistica dell’autore.
La causa legale in corso, depositata a giugno, accusa Netflix e Gadd di diffamazione e negligenza, sostenendo che la rappresentazione di uno dei personaggi sia dannosa per la reputazione di Harvey. La piattaforma di streaming ha dichiarato l’intenzione di difendersi con decisione, sottolineando il diritto di Gadd a raccontare la propria storia in Baby Reindeer.
Nonostante la controversia, Baby Reindeer ha riscosso un ampio successo. Richard Gadd ha vinto l’Emmy come miglior attore protagonista, mentre Jessica Gunning, che interpreta Martha, ha ottenuto il premio come miglior attrice non protagonista.
Gadd ha dichiarato che la serie, pur ispirandosi a eventi reali, non può riportare la verità esatta per ragioni sia legali che artistiche. Ha comunque affermato che ciò che viene rappresentato è “emotivamente vero al 100%”, in quanto riflette le sue esperienze personali e i sentimenti vissuti durante gli eventi che hanno ispirato la trama.
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