Batwoman, la serie è in arrivo su Premium Action e Infinity

Batwoman, la serie con protagonista Ruby Rose, sulla supereroina della DC, arriva su Infinity e Premium Action in prima serata a marzo.

In arrivo a breve la serie tv Batwoman su Premium Action  e Infinity, con protagonista la supereroina della DC Comics interpretata dall’attrice Ruby Rose

La serie Batwoman debutta su Premium Action e Infinity a partire da martedì 24 marzo 2020 alle ore 21.15. Con una prima stagione composta da 22 episodi in prima visione assoluta, la serie targata THE CW, ideata da Caroline Dries e prodotta da Greg Berlanti, ha come protagonista l’attrice Ruby Rose (Stella in Orange is the New Black). Basata sull’omonimo personaggio della DC Comics, Kate Kane, giustiziera in black dress, è la prima supereroina gay nella storia del fumetto.

La storia o la così detta carriera di Batwoman inizia tre anni dopo la scomparsa di Bruce Wayne e del suo alter ego Batman e Kate prova così a sostituirsi al cugino per dare speranza e giustizia a Gotham City. Nel cast della serie tv sono presenti Rachel Skarsten (Reign, Birds of Prey, Imposters), Meagan Tandy (Survivor’s Remorse, Teen Wolf), Nicole Kang (You, The Code, Swallow), Camrus Johnson (The Sun Is Also a Star, Luke Cage), Elizabeth Anweis (9-1-1, The Affair) e Dougray Scott (Mission: Impossible). Ruby Rose, eclettica artista australiana: modella, presentatrice, cantante, attrice e attivista LGBT, ha fatto coming out a soli 12 anni. Durante l’adolescenza è stata vittima di bullismo, subendo abusi verbali e fisici dai compagni di scuola e ha tentato il suicidio da giovanissima. Oltre al ruolo sul piccolo schermo di Stella, amante e socia della protagonista Piper Chapman (Taylor Schilling) nella serie Orange is the New Black, Rose è apparsa nel secondo sequel di John Wick dove interpretava la spietata killer Ares.

Appena annunciato il cast della serie tv, i fan del genere hanno espresso dubbi sulla scelta di Ruby Rose com interprete Batwoman. Ruby, secondo gli haters, sarebbe stata inadatta al ruolo di Kate, jewish dichiaratamente gay, perché non di origini ebraiche. Polemiche da tipico  politically correct portate all’estremo, mentre la serie dedicata alla celebre eroina è già stata rinnovata per una seconda stagione ed tra le più quotate candidate per la 31ª edizione dei GLAAD Media Awards, come Migliore serie drammatica, in compagnia di titoli cult come BillionsEuphoriaKilling Eve, The L World: Generation Q, The PoliticianPoseShadowhuntersStar Trek: Discovery e Supergirl.