Better Call Saul: una star sorpresa dalle critiche nei confronti del personaggio di Skyler White in Breaking Bad
Il personaggio di Skyler White è stato ampiamente criticato per anni da molti
Rhea Seehorn, Kim Wexler nella serie Better Call Saul, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla controversia che ha circondato il personaggio di Skyler White interpretato da Anna Gunn in Breaking Bad.
La star di Better Call Saul ha definito le critiche “sessiste e cattive”
In un’intervista con The Hollywood Reporter, Seehorn ha rivelato di non essere stata nel franchise di Breaking Bad fino a quando non ha ottenuto il ruolo di Kim Wexler in Better Call Saul. Durante la preparazione per entrare nel franchise, ha guardato l’intera serie, scoprendo la reazione negativa e spesso ostile dei fan nei confronti di Skyler White. Tuttavia, Seehorn ha espresso il suo rispetto per l’interpretazione di Gunn, definendola “brillante” nel ruolo di una moglie che reagisce agli atti criminali del marito Walter White, interpretato da Bryan Cranston.
“Storicamente, le persone tendono a non apprezzare nessuno che sia un ostacolo per il tuo eroe o anche per il tuo antieroe”, ha osservato Seehorn, riferendosi alla controversia. “Ma certamente, quando si va troppo oltre e puzza di sessismo, bullismo e abuso, allora non si tratta più della storia.”
Le riflessioni dell’attrice di Better Call Saul sono state stimolate dai recenti commenti di Gunn riguardo al cambiamento nella percezione dei fan verso Skyler White nel corso degli anni. Gunn ha notato che molti fan hanno sviluppato una maggiore simpatia per il personaggio di Skyler mentre rivedevano la serie, comprendendo meglio le sue azioni e la sua posizione come “la coscienza della serie”.
“Ora, quando le persone vengono da me, è incredibilmente diverso… C’è ancora molta strada da fare, ma abbiamo apportato cambiamenti epocali”, ha dichiarato Gunn in un’intervista a THR. “Le persone vengono da me adesso e dicono: ‘Sei stato il fulcro dello show per me. Eri ciò che mi ha portato a guardare la serie.’ Oppure dicono: ‘La prima volta che l’ho visto, ho odiato quel personaggio, ma la seconda volta che l’ho visto, ho realizzato: ‘Oh mio Dio, quella povera donna.'”
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