Fallout: Jonathan Nolan si interroga: “Dove sono tutte le storie originali?”

Anche David Benioff e D.B. Weiss, noti per il loro lavoro su Il Trono di Spade, condividono la sua visione.

Nel panorama televisivo contemporaneo, dominato da adattamenti di libri, videogiochi e film, la questione dell’originalità creativa diventa sempre più pressante. Jonathan Nolan, produttore esecutivo della serie Fallout, ha espresso il suo disappunto per la carenza di storie originali, nonostante il successo degli adattamenti.

“Dove sono le storie originali? Gli adattamenti sono fantastici e sono molto contento di come ha funzionato Fallout, ma penso che sarebbe un vero peccato se il futuro delle serie tv sia come quello del cinema.”

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Jonathan Nolan, noto per il suo lavoro su Westworld e per aver co-scritto i film di Batman diretti dal fratello Christopher, ha sempre scelto con cura i progetti su cui lavorare. Nel caso di Fallout, un videogioco di ruolo con una narrazione flessibile, Nolan ha visto l’opportunità di creare personaggi e storie originali pur partendo da una base già esistente. Questo equilibrio tra rispetto del materiale originale e innovazione creativa è cruciale per Nolan.

Sono stato attento a evitare di lavorare su qualsiasi tipo di adattamento in cui l’aspettativa fosse che fosse rigoroso, prima di Fallout, perché non c’è spazio per lavorare. Quindi non sono mai stato interessato a lavorare su Harry Potter o Il Signore degli Anelli. Quando proponi qualcosa, gli studios trovano conforto nel materiale conosciuto che è già stato ben accolto. E se hai già diversi libri in mano, questo rende la prospettiva più allettante, perché qualcuno intelligente ha già ideato un’intera mappa di dove sta andando la storia.

Anche David Benioff e D.B. Weiss, noti per il loro lavoro su Il Trono di Spade, condividono questa visione. Attualmente impegnati nell’adattamento di Il problema dei tre corpi di Liu Cixin, Benioff e Weiss hanno dovuto affrontare la sfida di comprimere il contenuto scientifico denso del libro e di trasformare i personaggi per renderli più accessibili al pubblico televisivo. “Ciò che rende questo film attraente per le persone al di fuori della comunità fantascientifica hard è, si spera, prendersi cura dei personaggi in un modo che forse va addirittura oltre il modo in cui si fa nei libri”, spiega Benioff.

Oltre a Fallout, anche l’adattamento di Shōgun, romanzo di James Clavell, ha richiesto un approccio innovativo. Rachel Kondo e Justin Marks, creatori della serie, hanno dovuto adattare una storia già trasformata in una popolare miniserie del 1980, mantenendo la fedeltà al materiale originale e trovando nuovi modi per raccontare le storie dei personaggi.

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Fonte: variety