Florence Pugh protagonista della serie Netflix La valle dell’Eden
Florence Pugh sarà la protagonista della serie Netflix East Of Eden (La valle dell'Eden), scritta da Zoe Kazan
Difficile non conoscere East of Eden (La valle dell’Eden in italiano) di John Steinbeck. Se anche non avete mai letto l’opera è facile che vi siate imbattuti, almeno una volta, nel celebre adattamento cinematografico del 1955 con protagonista James Dean, al suo primo vero grande ruolo sullo schermo. Ora Netflix sta preparando un nuovo adattamento, questa volta sotto forma di serie televisiva e con protagonista la giovane a talentuosa star Florence Pugh.
Deadline riporta che Netflix ha firmato per produrre e distribuire un nuovo adattamento in serie limitata del classico romanzo di John Steinbeck. Ad adattarlo per il servizio streaming sarà Zoe Kazan, nipote di Elia Kazan, il regista che ha scritto e diretto la versione del 1955. Florence Pugh, oltre che a recitare, sarà anche co-produttrice del progetto. L’adattamento in serie esplorerà i temi del romanzo: trauma e guarigione, amore e tradimento, dovere e libero arbitrio. La serie mostrerà un ritratto intimo della famiglia Trask, sullo sfondo di enormi forze storiche o, come disse Steinbeck, “la storia del mio paese e la mia storia”.
East of Eden di Steinbeck diventa una serie TV per Netflix
“Mi sono innamorata di East of Eden quando l’ho letto per la prima volta, quando ero adolescente. Da allora il mio sogno è stato quello di adattare il romanzo di Steinbeck, il grande, vasto insieme di tre generazioni. Più di ogni altra cosa ho voluto dare piena espressione alla sorprendente e singolare antieroina del romanzo, Cathy Ames”, ha dichiarato Zoe Kazan. “Florence Pugh è il nostro sogno. Non riesco a immaginare interprete più elettrizzante per dare vita a questo personaggio. Scrivere questa serie limitata negli ultimi due anni è stato il culmine creativo della mia vita. Spero che con i nostri partner di Netflix, Anonymous Content ed Endeavour Content, possiamo rendere giustizia a questo materiale e gettare nuova luce su di esso per un pubblico del 21° secolo”.