Game of Thrones e quella scomoda verità degli showrunner
David Benioff e D.B. Weiss, in un'intervista, hanno dichiarato un dettaglio inaspettato.
Game of Thrones è, probabilmente, una delle serie televisive più importanti degli ultimi anni: veramente pochi show sono riusciti, come l’opera targata HBO, a tenere incollati allo schermo così tanti spettatori in giro per il mondo, in particolare dal 2011 al 2019 (per un totale di 8 stagioni), riuscendo a creare un mito che sembra quasi irraggiungibile e impensabile. Per quanto HBO, comunque, ci ha abituato sempre a prodotti ad alto tasso qualitativo, gli standar raggiunti da Il Trono di Spade sembrano comunque molto lontani anche se comunque un titolo come The Last of Us è riuscito comunque a coinvolgere tantissimo sia critica che pubblico in egual modo.
Game of Thrones ha segnato la storia della televisione
Intanto, con il passare degli anni, l’universo televisivo di Game of Thrones (che trae ispirazione dai romanzi della Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George Martin oltre che dai libri derivati) è andato avanti, in particolare con House of the Dragon, spin-off e prequel della serie madre che vede al centro della storia la Casata dei Targaryen, con avvenimenti che risalgono a centinaia di anni prima. Ebbene, mentre quest’altro show è stato un successo senza tempo, con la Stagione 1 che è stata accolta in modo magniloquente (a tal punto da confermare immediatamente una Stagione 2), sembra che non a tutti questo contenuto è interessato particolarmente.
In una recente intervista, infatti, i due showrunner di Game of Thrones, ovvero David Benioff e D.B. Weiss, hanno infatti confermato di aver preso parecchio le distanze dall’universo di Martin in un’intervista per The Hollywood Reporter, addirittura non recuperando nemmeno House of the Dragon in nessuno dei due casi. Una scelta che ci sembra molto strana, ma che in realtà è spiegabile se consideriamo che gli stessi autori hanno confermato di non voler nemmeno prendere parte come produttori per il nuovo show, segnale inequivocabile di una loro precisa volontà: quella di ricominciare con nuovi titoli.
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