Game of Thrones: Pedro Pascal racconta un retroscena spiazzante sulla morte di Oberyn
L'attore, interprete di The Mandalorian e The Last of Us, ha avuto un ruolo chiave all'interno della Stagione 4 de Il Trono di Spade.
Game of Thrones è sicuramente una delle serie televisive più interessanti e potenti degli ultimi anni, capace realmente di tenere incollati allo schermo milioni e milioni di spettatori in tutto il mondo. Lo show, ispirato alla saga letteraria di George R.R. Martin, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, è ambientato in un mondo fantasy dove diverse casate si contendono il dominio de Il Trono di Spade, ovvero la corona degli interi sette Regni di Westeros. Tra intrighi politici, draghi, magie, sesso e tanta, tanta violenza, la realizzazione è andata in onda dal 2011 al 2019 per un totale di 8 stagioni.
Game of Thrones si è conclusa nel 2019 con l’ottava stagione
Mentre la conclusione di Game of Thrones ha gettato nello sconforto tanto pubblico e critica, a tal punto da gridare a gran voce l’arrivo del prequel e spin-off House of the Dragon, che per fortuna ha superato ogni aspettativa, abbiamo scoperto nelle ultime ore un simpatico retroscena raccontato da Pedro Pascal (The Mandalorian, The Last of Us) che, all’interno della quarta stagione della serie, ha interpretato il ruolo del Principe di Dorne ovvero Oberyn Martell.
Ebbene, in una recente intervista per il canale YouTube First We Feast (via Screen Rant), l’attore di Game of Thrones ha raccontato che si è addormentato proprio quando stavano girando la scena della morte del suo personaggio. Un fatto surreale che il divo ha raccontato nel dettaglio, per filo e per segno.
Ho avuto la testa schiacciata. È stata la parte migliore della giornata. Faceva così caldo quando stavamo girando quella scena. Lui è su di me e mi mette i pollici negli occhi. E hanno tubi, tubi, attraverso Il suo corpo negli avambracci fino ai pollici e pompava solo questo sangue freddo. Così gentile, come il ragazzo più gentile di sempre. Non sentivo alcuna pressione, ed era così iper-consapevole di ciò. Non riuscivo nemmeno a sentire il suo peso su di me mentre praticamente si metteva a cavalcioni su di me. C’erano tutti questi pezzi carnosi che mi stavano mettendo su tutto il viso e pompavano sangue in modo che si raccogliesse e si diffondesse nell’anfiteatro per questa buona ripresa ampia di noi due dall’alto.
E io ero morto addormentato. Perché faceva così caldo, e questa roba era così bella al tatto, e dovevi stare davvero, davvero immobile. Questo è stato il più rilassante. E sapendo che eravamo arrivati alla fine di questo combattimento di quattro giorni che stavamo girando là fuori. È stato molto catartico e sono entrata nel sonno più profondo che abbia mai fatto. Mi rendo conto ora che, poiché non dormo molto bene, ho bisogno di essere sdraiato, con pezzi di carne, gelatinosi, freddi al tatto, carne faccia a faccia e sangue che si accumula. E forse finalmente riuscirò a farmi una bella fottuta notte di sonno!