Gomorra 5: la spiegazione del finale di stagione
Gomorra 5 si conclude dopo 7 anni. Ma cosa è accaduto in questo finale di stagione? La spiegazione con SPOILER della serie Sky con Marco D'Amore
La quinta e ultima stagione di Gomorra si era aperta con l’incontro tra Genny Savastano (Salvatore Esposito) e Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) dopo che quest’ultimo era stato creduto morto. Il film L’Immortale, diretto dallo stesso Marco D’Amore, aveva rivelato al pubblico, infatti, che il colpo di pistola di Genny non era stato mortale, (Ciro alla fine della terza stagione si sacrifica per salvarlo dalle trame di Enzo “Sangue Blu” (Arturo Muselli) e dei suoi compagni che poi costringono Savastano a sparare al suo amico), e Ciro, grazie all’aiuto di Don Aniello, si era rifugiato in Lettonia lontano dal suo passato. Fino a quando in questa ultima stagione Genny scopre proprio da Don Aniello che Ciro è vivo e si trova a Riga. Dopo aver vissuto per tanto tempo con il rimorso di essere stato l’autore materiale della sua morte, Genny sconvolto dalla notizia decide di raggiungere Ciro, per avere un confronto con lui. Ma come spesso è accaduto tra i due nel corso di cinque stagioni le cose degenerano: Genny preso dalla rabbia nei confronti dell’eterno amico/nemico, per punirlo del fatto di averlo lasciato solo con un peso così grande sul cuore, lo rinchiude in gulag da dove Ciro riesce grazie alla sua solita scaltrezza a scappare e a tornare a Napoli promettendo a Genny una tremenda vendetta.
Cosa succede nel finale di Gomorra 5? Il sogno di una vita normale per Genny, la vendetta di Ciro
Gli ultimi due episodi di Gomorra, disponibili su Sky e NOW, diretti rispettivamente da Marco D’Amore e Claudio Cupellini, pongono fine all’eterna rivalità tra i due protagonisti assoluti della serie, una rivalità ambigua, un vero e proprio rapporto d’amore che ha alternato momenti di alleanza a momenti di vera e propria guerra, come accade in quest’ultima stagione. Genny in questi due ultimi capitoli è deciso a partire, a lasciarsi il passato alle spalle, a ricominciare una nuova vita con Azzurra (Ivana Lotito) e suo figlio Pietro dall’altra parte del mondo. Deve solo riuscire a riportare il figlio a casa dopo che gli assistenti sociali lo hanno affidato a una casa famiglia per la sua incolumità. Ma non sa che Ciro e Nunzia, assetata di vendetta per la morte del marito, ‘O Galantommo, e per il vilipendio del suo cadavere da parte di Genny, stanno agendo alle sue spalle per impedirgli di realizzare il suo sogno di una vita normale e felice con la sua famiglia.
Gomorra 5 – Ciro Di Marzio e Genny Savastano insieme fino alla fine
La situazione come spesso ci ha abituati Gomorra presto si ribalta e gli intenti di Ciro di farla pagare a Genny uccidendo d’avanti ai suoi occhi Azzurra e Pietrino crollano di fronte alla sua vera natura. La disperazione dei due genitori che lo pregano di risparmiare il figlioletto tocca le corde del cuore dell’Immortale, che seppur spietato non potrebbe mai fare quello che nella seconda stagione viene fatto a sua figlia (uccisa da Malammore per ordine di Pietro Savastano per vendicare l’omicidio della sua amata Donna Imma): “Questa è la differenza fra me e te”, dice Ciro a Genny, “e volevo che tu lo capissi, che tu puoi continuare a sentire l’odore della carne di tuo figlio”. E li accompagna verso la barca che li porterà lontano da Napoli e dal loro passato. Ma questo sogno si realizzerà solo per Azzurra e Pietrino: degli spari in lontananza rompono la speranza di quel futuro insieme a Genny. Savastano fa infatti partire la moglie e il figlio e rimane con Ciro ad affrontare la sparatoria contro gli scagnozzi di Nunzia, tradita da Ciro e morta in un agguato: “Avevi ragione Azzurra! L’unica persona da cui dovete proteggervi sono io! Avevi ragione!”. Sono le ultime parole che Genny rivolge alla moglie mentre si allontana per sempre da quella vita violenta.
Gomorra 5: la spiegazione del finale di stagione
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È l’ultima battaglia per Genny e Ciro di una guerra lunga tutta una vita, due esistenze macchiate di sangue, di violenza, di orrore, di dolore, artefici del loro stesso destino di morte: Genny cade sotto i colpi di pistola di uno dei loro nemici tra le urla di Ciro che riesce a freddare l’assassino del suo amico. Ciro abbraccia in lacrime il cadavere di Genny circondato da un silenzio assordante prima di essere anche lui ucciso da due colpi di pistola. I loro cadaveri stesi uno di fianco all’altro segnano la fine di un’era, di una serie che anche in questo imperfetto finale, ben lontano dai colpi di scena e dalla verosimiglianza, una delle caratteristiche principali e più apprezzate della serie nata da un’idea di Roberto Saviano, è capace di mostrarci il volto vero della criminalità, il destino di questi antieroi che non ha nulla di epico. Gomorra ci mostra l’unico finale possibile per persone come Ciro e Genny, e non è mai un lieto fine, dimostrando ancora una volta di non essere una serie che esalta il male, come spesso è stata ingiustamente accusata di fare, ma racconta la realtà criminale senza filtri, una realtà dove alla fine rimangono solo cadaveri.