Grey’s anatomy 13: recensione della season premiere
L’attesa è finita, Grey’s anatomy 13 è tornato con il primo episodio della nuova stagione. Una season premiere con una puntata singola della durata canonica di 40 minuti, che sono apparsi come un vero e proprio pugno nello stomaco.
Grey’s Anatomy 13: il primo emozionante episodio della nuova stagione
L’episodio si apre esattamente come ci aveva lasciato la dodicesima stagione, con Owen e Amelia freschi sposi, felici sulla pista da ballo e un evento drammatico che ha coinvolto Alex, Jo e Andrew. Quest’ultimo, aveva accompagnato a casa Jo, ubriaca, che gli aveva confessato di essere stata sposata precedentemente con un uomo pericoloso e violento, ragione per cui non può sposare Alex e non può dirgli la verità.
Alex, tornando a casa, ha trovato Andrew che posava Jo semi incosciente sul letto, per aiutarla a stendersi e, fraintendendo totalmente la situazione, ha reagito come il vecchio Alex.
Così, sin dai primi minuti di questa season premiere, si vede Alex con una mano piena di lividi, che porta lo specializzando Andrew in ospedale, incosciente e in gravi condizioni.
Qui, si apre il dramma dell’episodio: Alex, distrutto emotivamente per essersi spinto così oltre, Jo, intenta a fuggire di nuovo per non affrontare una situazione causata da lei e Meredith, sospesa, non sapendo se fare la cosa giusta e dire la verità su Alex o rimanere fedele all’amico.
Una puntata molto emozionante, nel tipico stile di Shonda Rhimes e ricca di temi. Uno di questi riguarda l’essere adulti. Essere adulti significa assumersi le responsabilità delle proprie azioni, senza fuggire, affrontando i propri errori, senza che questi ci costringano ad affondare. E qui, nonostante gli errori evidenti e l’intenzione di fuggire, Alex, si comporta da adulto e si costituisce alla polizia.
Grey’s Anatomy 13: il tema della season premiere è il diventare adulti
La sua indole, rimane sempre quella, impulsiva, a volte violenta, ma lui dimostra comunque di essere cambiato rispetto a come l’abbiamo conosciuto nelle prime stagioni. E Meredith, allo stesso modo, avvisa la Bailey che l’aggressione è stata per mano di Alex, dimostrando, anche lei, di essere adulta, mettendo da parte quella lealtà di ferro acquisita negli anni e facendo la cosa giusta.
Alex è un personaggio che negli anni ha saputo conquistare tutto il pubblico, vederlo dietro le sbarre, terrorizzato per la sua carriera e la sua vita che rischia di frantumarsi, fa entrare in empatia con lui e emoziona, per tutta l’episodio, nonostante sia colpevole.
Jo, intenta alla fuga, viene fermata di nuovo da Webber che si conferma nuovamente, la colonna portante dell’ospedale. Così, anche lei dovrà affrontare i suoi errori e il suo passato, per diventare davvero adulta. Si può dedurre che questa stagione sarà incentrata anche su Jo e sulla sua storia, che stando a questo episodio, avrà sviluppi molto interessanti che daranno più spessore al suo personaggio.
Grey’s Anatomy 13: primo episodio che ci riporta agli anni migliori della serie
A fare da sfondo alla puntata anche Meredith, che dimostra ancora una volta che i legami di famiglia non sono quelli di sangue o di biologia, ma si vanno a formare nella vita. Farebbe di tutto per Alex, ma nasconde dei segreti a Maggie, soprattutto quello che riguarda il suo flirt con Riggs. Se agli occhi di Maggie, il suo comportamento possa sembrare incomprensibile, in 13 stagioni, il pubblico ha imparato a comprendere la protagonista, così da sapere che è lei a scegliersi la sua famiglia, con la fiducia e il tempo, quindi anche per sua sorella, ci vorrà del tempo.
Una season premiere che è partita a pieno ritmo, ricordandoci le prime stagioni, con la solita colonna sonora intensa e i personaggi nella massima espressione delle loro emozioni e delle loro caratteristiche. I presupposti per una stagione 13 che ci tenga incollati allo schermo ci sono ancora dopo tredici anni, ora bisogna stare solo a vedere se vengono messi in pratica come tutti ci aspettiamo.