Halo: Rupert Wyatt non è più il regista della serie di Showtime

Rupert Wyatt non sarà più il regista e il produttore esecutivo della serie di Showtime Halo, attualmente in cantiere

“Con grande disappunto e dispiacere, i cambiamenti nel calendario di produzione di Halo mi impediscono di continuare nel mio ruolo di regista della serie” ha detto Wyatt in un comunicato. “Il mio tempo in Halo è stato ricco da un punto di vista creativo, oltre che un’esperienza gratificante con un team di persone fenomenale. Adesso mi unisco alla legione di fan là fuori, entusiasta di vedere la serie finita e augurando il meglio a tutti coloro che sono coinvolti nel progetto“.

Wyatt avrebbe dovuto dirigere molteplici episodi della serie, oltre a essere anche produttore esecutivo. Precedentemente ha diretto il film blockbuster L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e, al momento, sta lavorando al film Captive State, che uscirà a marzo 2019.

“L’adattamento di Showtime di Halo sta evolvendo meravigliosamente con personaggi a tutto tondo, storie affascinanti e sceneggiature molto forti e potenti” ha detto Gary Levine, il Presidente della programmazione di Showtime. “Ovviamente, le pretese della produzione su questa serie sono enormi, e per questo abbiamo dovuto aggiungere altro tempo al calendario già prefissato, in modo tale di svolgere al meglio il nostro lavoro e garantire un prodotto degno di nota. Sfortunatamente, questa proroga ha creato un conflitto con gli impegni già fissati di Rupert, che noi ringraziamo enormemente per tutto ciò che ha portato al progetto“.

Halo: nella serie TV Showtime una storia diversa dal videogioco

A giugno era stato annunciato che Showtime aveva ordinato 10 episodi della serie basata sul celeberrimo videogame, dopo che è stata in via di sviluppo al network televisivo per anni. Kyle Killen sarà lo showrunner e il produttore esecutivo. Anche Scott Pennington, Justin Falvey di Amblin TV e Darryl Frank saranno produttori esecutivi.

La descrizione ufficiale della serie, rilasciata da Showtime, descrive lo show come “un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant“. La serie promette di presentare una visione “ampiamente immaginata” del futuro, unito a “storie personali profonde“.