House of the Dragon – Stagione 2, svelato il significato dei nuovi titoli d’apertura

La seconda stagione di House of the Dragon ha già regalato ai fan una grossa novità, ovvero dei nuovi titoli d’apertura. Lo showrunner della serie ne ha rivelato il sorprendente significato.

Dopo due anni di assenza dal piccolo schermo, House of the Dragon – la serie prequel de Il Trono di Spade basata sul romanzo Fuoco e sangue di George R. R. Martin – è finalmente tornata per la gioia di milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Il primo degli otto episodi che comporranno la seconda stagione dello show ha regalato nel finale un ulteriore momento chiave della guerra tra Neri e Verdi, ovvero tra la casata Targaryen e la casata Hightower. Molti telespettatori, però, sono rimasti incuriositi dai nuovi titoli d’apertura, che naturalmente nascondo un significato nascosto.

House of the Dragon, il significato dei titoli d’apertura della seconda stagione

Se nella prima stagione di House of the Dragon i titoli d’apertura erano incentrati su un rivolo di sangue che attraversava una sorta di labirinto sotterraneo, nella seconda stagione la sequenza d’apertura ha come protagonista un arazzo medievale con le scene più significative della serie. Ai microfoni di The Hollywood Reporter, il co-ideatore e showrunner Ryan Condal ha spiegato la genesi dei nuovi titoli d’apertura: “È stata la straordinaria sequenza di apertura della serie originale (Il Trono di Spade, ndr) che ci ha spinti a farlo, non che stessimo cercando di superarla, ma semplicemente volevamo continuare la tradizione. È arrivata una società che realizza titoli di testa, la yU+co, ed ha proposto di basarsi su l’Arazzo di Bayeux, famosa opera d’arte che rappresenta un periodo molto particolare del medioevo. E quei ragazzi l’hanno presa e l’hanno portata avanti e sono tornati con questo risultato, che adoro!

Come accaduto quindi per Il Trono di Spade, i titoli d’apertura di House of the Dragon cambieranno man mano che la narrazione proseguirà. La differenza è che non accadrà da stagione a stagione, ma da episodio ad episodio. “Nella serie originale, i titoli di testa cambiano man mano che la serie cambia geografia, mostrando sempre di più di Westeros. Volevamo continuare su questa scia, ma quando siamo arrivati alla fine della prima stagione ci siamo resi conto che la storia delle linee di sangue e degli antenati che stavamo raccontando in quella stagione – ambientata 200 anni prima – era stata portata a termine perché a quel punto le origini dei Targaryen erano in qualche modo stabilite. Non avevamo molta scelta. Così abbiamo deciso di procedere con un cambiamento radicale”, ha aggiunto Condal.