I Simpson e il curioso motivo dietro l’abbandono degli avvertimenti negli episodi speciali
La curiosa ragione per cui la serie de I Simpson ha smesso di emettere avvertimenti all'inizio degli speciali di Halloween.
Per chi è cresciuto in tempi più recenti, può risultare difficile capire quanto I Simpson fossero rivoluzionari nei primi anni ’90. Nel 1990, infatti, la serie rappresentava l’apice della sovversione televisiva, un’irriverenza underground camuffata da semplice umorismo familiare. Bart Simpson, con il suo linguaggio “scandaloso” – oggi del tutto innocuo – diventò il centro di accesi dibattiti nella sfera politica e sociale americana. La sua immagine era così controversa che alcuni bambini furono addirittura espulsi da scuola per aver indossato magliette con il suo volto. Gli autori dello show, però, si erano cautelati. Grazie a un contratto con la Fox, all’epoca disperata per ottenere un successo, avevano carta bianca per osare. Fu così che nacque La paura fa novanta I-X (Treehouse of Horror), un episodio speciale pensato per rompere ogni regola e mostrare il lato più macabro e dissacrante della serie.
Il 25 ottobre 1990, una settimana prima di Halloween, I Simpson regalarono al pubblico uno degli episodi più iconici della loro storia. L’episodio si apriva con Bart e Lisa che raccontavano storie spaventose a Homer nella casa sull’albero, una cornice narrativa che non sarebbe più stata utilizzata nei successivi speciali. Tra le storie proposte, c’erano una parodia delle case infestate, un rapimento alieno da parte di Kang e Kodos, e una sorprendente – seppur criticata dallo stesso Matt Groening – rivisitazione de Il Corvo di Edgar Allan Poe. All’epoca, questo episodio rappresentava una rottura totale con le convenzioni televisive. In un’era in cui l’umorismo più brutale di serie come I Griffin o South Park non esisteva ancora, lo speciale di Halloween de I Simpson era una novità audace e trasgressiva.
I Simpson: l’iconico primo episodio di Halloween
L’episodio si apriva con Marge che, rivolgendosi direttamente al pubblico, avvertiva i genitori del contenuto potenzialmente inappropriato per i bambini. Questo espediente non era un obbligo imposto dalla rete né una forma di autocensura, ma un’idea del produttore esecutivo James L. Brooks. L’intento era duplice: richiamare l’introduzione del classico Frankenstein e prevenire critiche da parte di politici e moralisti dell’epoca, tra cui l’allora presidente George Bush, che attaccavano spesso lo show. Il risultato fu un piccolo capolavoro di marketing: l’avviso accese ancora di più la curiosità dei bambini, mentre i genitori furono avvertiti che non si trattava del solito episodio.
Nei successivi speciali di Halloween, gli avvisi iniziali furono mantenuti. Marge, sempre più passivo-aggressiva, e persino Homer, con una parodia di Alfred Hitchcock Presents, invitarono gli spettatori più sensibili a spegnere la TV. Tuttavia, con il passare degli anni, questi preamboli sparirono. Con Treehouse of Horror IV, la serie abbandonò l’introduzione formale per passare direttamente all’azione: l’episodio si apriva con una panoramica delle tombe nel cimitero di Springfield, che contenevano battute visive come “Elvis, Accept It” o “A Balanced Budget”. Da quel momento, gli speciali di Halloween si concentrarono esclusivamente sulle tre storie principali, unite da brevi introduzioni senza un vero filo conduttore.
Perché abbandonare gli avvisi?
La decisione non fu dettata da pressioni della rete né da un desiderio di essere più sovversivi. Piuttosto, si trattava di un’esigenza pratica: gli sceneggiatori facevano già fatica a condensare tre racconti in pochi minuti, e l’avviso iniziale era diventato un peso superfluo. Con il tempo, anche l’intenzione originale di trasgredire e scioccare è venuta meno. Gli speciali di Halloween, ormai sempre più parodie di film di fantascienza, hanno perso quel carattere audace che li aveva resi un evento. In un panorama televisivo radicalmente cambiato, mettere un avviso sul contenuto di un episodio de I Simpson oggi sarebbe inutile: è difficile immaginare che possa spaventare qualcuno.
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