Il Cacciatore – Stagione 2: le riprese sono iniziate a Palermo
La storia de Il Cacciatore comincia nel 1996, quando Saverio Barone continua la sua tormentata ricerca del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito dalla mafia.
Le riprese della stagione 2 de Il Cacciatore, per la regia di Davide Marendo, sono iniziate a Palermo e dintorni
Il Cacciatore è la serie tv liberamente tratta dal libro Cacciatore di mafiosi, scritto da Alfonso Sabella ed edito da Mondadori, che racconta pagine storiche della lotta tra lo Stato e la mafia. La prima stagione della serie, premiata a CanneSéries 2018 (premio al Miglior attore Francesco Montanari), è stata ampiamente apprezzata sia dal pubblico che dalla critica ed è stata distribuita da Beta Film in vari paesi tra cui Francia e Germania.
Nel cast de Il Cacciatore compaiono Francesco Montanari, Edoardo Pesce, Francesco Foti, Miriam Dalmazio, la new entry Francesca Inaudi, Alessio Praticò e Roberto Citran. Le riprese della seconda stagione della serie, composta da 4 puntate per Rai2, prodotta da Cross Productions, scritta da Marcello Izzo, Silvia Ebreul, Fabio Paladini, Alfonso Sabella, andranno avanti fino ad agosto.
Canneseries 2018: il Miglior attore è Francesco Montanari (Il cacciatore)
La storia de Il Cacciatore comincia nel 1996, quando Saverio Barone continua la sua tormentata ricerca del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito dalla mafia, e la caccia ai suoi carcerieri, i fratelli Giovanni e Enzo Brusca, ai vertici di Cosa Nostra.
In quello stesso periodo acquisisce sempre più potere la figura di Bernardo Provenzano che, insieme al suo alleato Pietro Aglieri, stratega del male, sta cambiando radicalmente la natura della mafia siciliana. Abbandonando le stragi a favore della strategia della “sommersione”, la mafia riesce a insinuarsi nelle pieghe dello Stato fino a confondersi con la legalità attraverso appalti e attività illegali.
La seconda stagione de Il Cacciatore racconterà anche il continuo oscillare tra il bene e il male, la tensione dell’attesa e della cattura, episodi di vita vissuta da uno dei magistrati più attivi d’Italia nella lotta ai capi mafiosi.