Il proprietario: i fratelli D’Innocenzo scrivono e dirigono la serie per Cattleya
Il proprietario racconta di un esorcista, ma "è diverso da qualsiasi storia abbiamo visto finora" e sarà scritto e diretto dai fratelli D'Innocenzo
Dalle menti dei gemelli Damiano e Fabio D’Innocenzo arriva Il proprietario, la nuova serie di Cattleya
Dopo La terra dell’abbastanza – che ha fatto parecchio rumore al Festival di Berlino – i fratelli gemelli Damiano e Fabio D’Innocenzo sono state scelti per dirigere una nuova serie TV che ruoterà attorno a un esorcista al giorno d’oggi prodotta da Cattleya. A riportare la notizia in esclusiva è Variety.
La terra dell’abbastanza esplora il mondo sommerso criminale della capitale attraverso il modello di due ragazzi di strada che cercano di giocare a fare i grandi, senza essere pienamente consapevoli delle conseguenze. Il film è andato a Berlino, guadagnando molti complimenti per i fratelli D’Innocenzo. Di recente hanno vinto il premio come miglior regista emergente, il Nastro d’argento, assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani.
“Ci hanno dato un concetto di serie molto potente”, ha detto il fondatore di Cattleya Riccardo Tozzi a proposito dello show intitolato Il proprietario. Tozzi ha detto che sarà “una serie profonda sul male e la necessità del male” e ha sottolineato che sebbene uno dei personaggi principali sia un esorcista “è totalmente diverso da qualsiasi storia di esorcista che abbiamo visto sullo schermo prima d’ora”.
Il produttore ha elogiato i fratelli, che hanno 30 anni e sono autodidatti, come “bravissimi scrittori”. Gestiranno la sceneggiatura da soli, oltre che la regia. “Sono così creativi e veloci”, ha sottolineato Tozzi, aggiungendo che “sono davvero bravi a prendere spunto da noi; il che non significa che procedano con tutto ciò che gli diciamo di fare. Ma quando non sono d’accordo, di solito hanno ragione”.
Anche se ha rifiutato di rivelare altri dettagli di Il proprietario, Tozzi ha detto che “non vedremo rituali di esorcismo, a parte forse uno” e ha definito la serie “uno spettacolo Dostoevskiano molto profondo”.
È uno spettacolo di genere: ti spaventa, ha tensione, è un thriller, ma è anche molto profondo.
Non è ancora chiaro quale emittente si occuperebbe della distribuzione della serie.